Premier League, pari tra Chelsea e Manchester City: Mou rimane a +5

Premier League, pari tra Chelsea e Manchester City: Mou rimane a +5
di Benedetto Saccà
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Sabato 31 Gennaio 2015, 21:06 - Ultimo aggiornamento: 21:11
Nessun vincitore, nessun vinto. O, meglio, forse un privilegiato: questo sì. Il duello che si immaginava il più atteso della stagione inglese, la sfida fra il Chelsea e il Manchester City, si è concluso con un pari brillante di due gol (1-1). Hanno segnato Remy, bravo a sfruttare un assist volante di Hazard, e David Silva, che ha corretto un diagonale di Agüero in un baleno, lì a tre passi dalla porta del giovane Courtois. Due passi di danza, due giocate piovute a chiudere mirabili azioni corali. È lo spettacolo della Premier League, non va dimenticato.



Come si diceva, però, il sorriso più luminoso d’Inghilterra stasera si è allargato sul viso di Mourinho, prodigioso, ancora una volta, nell’acciuffare il massimo col minimo, fingendo naturalmente di aver sfiorato l’eccesso. Perché, a ben rifletterci, oggi i Blues hanno mantenuto il comando della classifica della Premier con un vantaggio di cinque punti proprio rispetto ai Citizens, ora tanto distanti dai londinesi quanto lontani dai cugini dello United, terzi. Insomma, Mou ha vinto anche...quando non ha vinto.



A caratterizzare la partita sono state soprattutto le opposte tendenze che le squadre hanno srotolato sul prato pettinato di Stamford Bridge. Privo del capocannoniere Diego Costa e di Fabregas, il Chelsea ha molto sofferto, specie nelle porzioni estreme della gara. Viceversa il Manchester City ha premuto a lungo come uno champagne sul proprio tappo, nonostante l’indisponibilità di Yaya Touré, impegnato con la Costa d’Avorio in coppa d’Africa. Per esemplificare, le due squadre hanno finito con l’annullarsi sotto il profilo tattico.



Strada facendo, Mourinho si è peraltro convinto della bontà del punticino: e, dunque, ha calato la carta del difensivismo più smaccato, affidandosi addirittura allo stratagemma della sostituzione deconcentrante. Di necessità virtù, a stringere. Così è accaduto che Matic e Ramires abbiano aiutato i centrali Terry e Zouma, mentre Pellegrini posava tutto il peso offensivo dei Citizens fra i piedi di stelle come Agüero, Navas, David Silva e perfino Milner, sempre proiettato verso l’orizzonte. Nel finale ecco Lampard, in campo per la prima volta da rivale a Stamford Bridge.



È stato un confronto intenso, va riconosciuto. Il City aveva bisogno di ridurre il divario; il Chelsea di proteggerlo e conservarlo intatto. A Mou è riuscita l’equazione. Anche così si vincono i campionati: un punto alla volta.