Stasera, ad accompagnare i Blues oltre l’ostacolo ha badato Hazard, bravo a incrociare il diagonale oltre de Gea dopo 38’. Poi il belga ha anche colpito la traversa. Come si diceva, però, è stato lo United a colorare l’avvio della sfida, esercitando una certa pressione nei confronti dell’area avversaria. Con il trascorrere dei minuti l’intensità è calata e, anzi, l’andare della partita ha cominciato a orientarlo il Chelsea. Vien da pensare che la rete di Hazard non sia piovuta per caso. Sempre vivace, del resto, è stata la prestazione offerta da Hazard, da Fabregas e da Oscar, i trequartisti sistemati da Mourinho lì ad innescare Drogba. Per intendersi, Oscar si è inventato una magìa di tacco per servire l’assist vincente al compagno.
Nella ripresa, è chiaro che i Red Devils abbiano tentato di risalire la via. Rooney ha alzato il baricentro, mentre Falcao ha aumentato il voltaggio e ha centrato un palo esterno. Fedeli alla tattica della difesa e del contropiede, i Blues hanno mantenuto saldi gli argini. E, va sottolineato, hanno dimostrato di saper ragionare e giocare come un blocco unico. Come un’unica mente. Solo così hanno indovinato la strada per condannare lo United, reduce peraltro da sei vittorie in sequenza. I complimenti li ha meritati tutti Mou.