Premier League, c'è il derby di Manchester
Rooney sfida Agüero, Pellegrini già in crisi

Premier League, c'è il derby di Manchester Rooney sfida Agüero, Pellegrini già in crisi
di Benedetto Saccà
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Sabato 1 Novembre 2014, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 21:51
Diventata negli anni la capitale del calcio inglese sulle ali di spese stellari, la città di Manchester si prepara ora a un derby piuttosto dimesso. L’appuntamento, per gli appassionati, è fissato per le 14,30 di domani su Fox Sports: poco prima dell’inizio delle gare della serie A. L’Etihad Stadium naturalmente non mancherà l’esaurito ma il pubblico celeste è tutt’altro che sorridente: e, anzi, si aspetta uno scatto d’orgoglio del City di Manuel Pellegrini, reduce dalla sconfitta subìta sabato scorso sul campo del West Ham (1-2). I Citizens, d’altronde, faticano sia in campionato che in Champions: sono terzi in Premier League con un ritardo di sei punti rispetto alla vetta, almeno fino all’avvio delle gare di oggi, e hanno quasi compromesso la qualificazione europea nel girone della Roma.



Non bastasse, mercoledì i campioni d’Inghilterra hanno perso (0-2) in casa col Newcastle e sono stati eliminati dalla coppa di Lega. Chiaro (e, forse, ragionevole) che il tecnico Pellegrini dondoli sul filo. Conferma «ad libitum», esonero a giugno, licenziamento immediato: chissà. La stampa britannica, intanto, continua ad annaffiare di benzina la figura dell’ingegnere cileno: basterà una scintilla, solo una scintilla da nulla per sfarinare le certezze dell’allenatore. Ad allarmare, fra l’altro, ora sono pure le condizioni fisiche specie di David Silva, che dovrà curarsi ancora per tre, quattro settimane. Recupererà probabilmente a filo con la sfida esterna del 10 dicembre contro la Roma di Rudi Garcia. Se non altro, Sergio Agüero è planato ormai sulla cima della classifica dei cannonieri del torneo con nove reti. Una garanzia.



Sul versante opposto, lo United di Louis van Gaal naviga fra rapide e flutti insolenti. È ottavo in classifica e alterna i tre risultati con una regolarità impressionante, a ben pensarci: tanto fedele neppure fosse ricercata. Già, perché le cifre raccontano un cammino stagionale costituito da due sconfitte, tre vittorie e quattro pari. L’ultimo, al proposito, è piovuto proprio domenica scorsa contro il Chelsea all’Old Trafford. Bravo e tempista van Persie ad acciuffare l’1-1 all’estremo palpito, era il 94’ (per dire...), e a salvare così i Red Devils e van Gaal da un oceano di polemiche. Neppure lo United, insomma, incanta i tifosi: l’allenatore è comunque una promessa, se non un’assicurazione di successi. La manovra però non entusiasma e produce poco, e gli attaccanti sono un fiume in secca, visto che Di Maria, Rooney, van Persie e Falcao hanno firmato soltanto 10 gol in compagnia: 2,5 medi per ciascuno. Il colombiano, poi, non sarà presente mentre Rooney, già 11 reti nella stracittadina, tornerà dopo aver scontato una squalifica di tre turni. La chiave del duello, dunque, la troverà la difesa più attenta.