Come si diceva, è evidente che la via che si allunga davanti agli azzurri sia una specie di Kilimangiaro del pallone: la Spagna, le trasferte scomode, l’obbligo di comandare la classifica. Ecco, qui il nodo si stringe alla questione legata al primo posto. Perché le qualificazioni dei Mondiali non sono uguali a quelle degli Europei, che offrono la promozione immediata alle prime due di ogni girone. Ai Mondiali, al contrario, soltanto la capolista di ciascun raggruppamento vola direttamente alla prima fase, mentre le migliori otto seconde devono duellare nei playoff.
Quanto agli altri gironi, assai complicato quello in cui sono caduti l’Olanda, la Francia, la Svezia, la Bulgaria, la Bielorussia e il Lussemburgo. La Germania campione del mondo ha pescato invece la Repubblica Ceca, l’Irlanda del Nord, la Norvegia, l’Azerbaigian e San Marino. Le sfide si giocheranno a partire dal settembre del 2016 e, un mese prima, i tecnici dovranno stilare una lista di 50 giocatori da impiegare. Se disponibile nei vari stadi, sarà utilizzata la tecnologia contro i gol fantasma.
Non è comunque inutile ricordare che le partite delle qualificazioni cominceranno tra 407 giorni. E, a ben pensarci, nessuno adesso può ipotizzare quali saranno realmente, fra oltre un anno, la forma e la sostanza di ogni squadra. Ricondurre le nazionali allo stato di oggi significherebbe andar fuori strada.
GRUPPO A
Olanda
Francia
Svezia
Bulgaria
Bielorussia
Lussemburgo
GRUPPO B
Portogallo
Svizzera
Ungheria
Isole Faroe
Lettonia
Andorra
GRUPPO C
Germania
Repubblica Ceca
Irlanda del Nord
Norvegia
Azerbaijan
San Marino
GRUPPO D
Galles
Austria
Serbia
Repubblica d'Irlanda
Moldova
Georgia
GRUPPO E
Romania
Danimarca
Polonia
Montenegro
Armenia
Kazakistan
GRUPPO F
Inghilterra
Slovacchia
Scozia
Lituania
Slovenia
Malta
GRUPPO G
Spagna
Italia
Albania
Israele
Macedonia
Liechtenstein
GRUPPO H
Belgio
Bosnia
Grecia
Estonia
Cipro
GRUPPO I
Croazia
Islanda
Ucraina
Turchia
Finlandia
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