Sam Allardyce si dimette. Il Ct della nazionale di calcio inglese: «Sono profondamente dispiaciuto. Mi scuso»

Sam Allardyce
di Redazione Sport
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Martedì 27 Settembre 2016, 20:50 - Ultimo aggiornamento: 21:51

Alla fine si è dimesso lui, ma la lettera d'addio del ct della nazionale di calcio inglese Sam Allardyce è arrivata dopo una giornata trascorsa nella sede della Federcalcio con la notizia del suo imminente esonero. Punto di partenza, l'inchiesta del Daily Telegraph che ha sorpreso l'allenatore mentre dava alcuni suggerimenti a presunti uomini d'affari asiatici, in realtà giornalisti, per aggirare le norme proprio della Football Association sui trasferimenti dei giocatori, in cambio di un compenso di 400mila sterline.

«È stato un grande onore diventare commissario tecnico dell'Inghilterra lo scorso luglio. E sono profondamente dispiaciuto per quanto accaduto». Queste le parole di Sam Allardyce nel comunicare la rescissione consensuale del suo contratto da commissario tecnico dell'Inghilterra. «Mi dispiace per aver messo in imbarazzo la Federazione e mi scuso con chiunque si sia sentito offeso dalle mie parole», ha aggiunto Allardyce. Al suo posto è stato nominato commissario tecnico temporaneo l'attuale ct dell'Under 21 Gareth Southgate.

Il sogno di una vita svanito in una sola partita, dimissionato dopo appena 67 giorni: è stato questo il destino di Sam Allardyce, condannato all'inevitabile licenziamento. Per tutta la giornata secondo l'unanime convinzione della stampa britannica il ct dell'Inghilterra aveva le ore contate. Tutta colpa (o merito) proprio dell'inchiesta giornalistica del Daily Telegraph che accusa il ct dei Tre Leoni di essersi proposto a finti businessman (in realtà cronisti) come consulente per aggirare le regole della terza proprietà. Più che un commissario tecnico Allardyce emerge come uno spregiudicato faccendiere, astuto frequentatore del sottobosco calcistico, dall'avidità pari solo all'insolenza. Già qualche anno fa "Big Sam" - 61 anni, una carriera nella provincia del nord Inghilterra - era sopravvissuto ad uno scoop giornalistico che lo accusava di incassare bustarelle dai procuratori.  

Ad inchiodarlo, le immagine sgranate di una telecamera nascosta che lo ritraggono mentre spiega a presunti uomini d'affari asiatici (in realtà cronisti) come aggirare le regole che vietano alle "terze parti" di possedere quote dei cartellini dei giocatori. Pratica largamente diffusa tra gli agenti, assicura il ct dei Tre Leoni prima di offrirsi, in cambio di mezzo milione di euro, come consulente d'eccezione. Due incontri, quattro ore di chiacchiere in libertà. Tutte filmate e in queste ore al vaglio della Football Association, ridicolizzata dal tecnico per l'onerosa ricostruzione di Wembley: «Una barzelletta, la federazione vuole solo fare soldi». Allardyce è stato visto uscire dalla sua abitazione di Bolton alle 7 di mattina, prima di salire su una Mercedez senza rilasciare dichiarazioni. Secondo fonti non confermate avrebbe trascorso l'intera giornata negli uffici federali per fornire la sua versione dei fatti. Per spiegare, forse, anche i commenti acidi riservati al suo predecessore Roy Hodgson («quando parla fa addormentare tutti, non ha la personalità») come agli stessi nazionali («sono bloccati psicologicamente, non possono farcela»).

Panchina libera, a questo punto, in vista del prossimo 8 ottobre, quando a Wembley l'Inghilterra ospiterà Malta. La vittoria contro la Slovacchia, nell'esordio delle qualificazioni mondiali, è destinata a restare la sua prima-ultima-unica partita alla guida della nazionale, prima dell'inevitabile oblio calcistico. Per la sua successione il favorito dei bookmakers locali è Alan Pardew, attuale manager del Crystal Palace, seguito da Eddie Howe del Bournemouth.

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