San Lorenzo, in finale con il Viagra: la squadra del Papa lo ha usato contro l'altitudine

San Lorenzo, in finale con il Viagra: la squadra del Papa lo ha usato contro l'altitudine
di Alfredo Spalla
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Mercoledì 30 Luglio 2014, 18:12 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 12:03
Come combattere l’altitudine boliviana e conquistare il pass per la prima finale di Libertadores? Con il Viagra. Questa la soluzione, piuttosto inconsueta, trovata dal San Lorenzo, il club argentino supportato da Papa Francesco, per resistere alle insidie dello storico «Estadio Hernando Siles» di La Paz, situato a 3600 metri sul livello del mare. A Buenos Aires, la semifinale di andata si è conclusa con il netto vantaggio di 5-0 per i «Cuervos». Ma nonostante gli ottimi risultati, il San Lorenzo ha deciso di ricorrere al medicinale e ridurre i rischi al minimo per il ritorno in casa del Bolivar. Ed è andata bene: visto il rotondo risultato dell'andata, la sconfitta per 1-0 non ha impedito agli argentini di accedere alla loro prima storica finale.



Il Viagra, noto medicinale utilizzato contro la disfunzione erettile, non contiene infatti sostanze indicate dalla FIFA come dopanti e favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni. Un modo per attenuare gli effetti dell’altitudine e favorire l’ossigenazione del sangue, aumentandone il flusso ai tessuti. Il medico del San Lorenzo, Mariana Lastelle, non ha potuto sottrarsi a domande imbarazzanti sull’uso del Viagra in campo ed eventuali erezioni: «Il nostro organismo è intelligente, e l’effetto vasodilatatore avviene dove necessario. Nel caso di una partita, si stratta dei polmoni».



Il San Lorenzo aveva utilizzato la stessa strategia con successo nella partita contro l’Independiente Del Valle, in Ecuador, disputata a 2800 metri d’altitudine. La squadra di Papa Francesco non ha mai vinto la Coppa Libertadores.
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