La testa del girone spetta all’Uruguay, che a Montevideo rifila un netto 3-0 alla Colombia di José Pekerman. Risultato storico per la nazionale charrúa, che, dopo la vittoria per 2-0 in Bolivia, raggiunge dopo 50 anni la seconda vittoria consecutiva al debutto delle eliminatorie. La Celeste si porta in vantaggio con un potente colpo di testa di capitan Godin, che non ha nemmeno bisogno di staccare per anticipare la difesa dei cafeteros. Di Rolan il 2-0, mentre Abel Hernandez, ex-Palermo, segna il golazo del 3-0 con conclusione angolatissima dalla linea di fondo. Ospina non incassava tre reti dal 3-3 di Baranquilla contro il Cile, che aprì le porte del Mondiale 2014 ai cafeteros. Cuadrado - espulso a una manciata di minuti dalla fine per una gomitata gratuita - salterà il confronto contro il Cile del prossimo novembre.
Prosegue il momento magico dell’Ecuador, che dopo la vittoria contro l’Argentina a Buenos Aires, registra un altro 2-0. Questa volta in casa contro la Bolivia. Campos impaurisce il pubblico di Quito con una traversa, ma Bolanos lo tranquillizza con l’1-0. Il raddoppio di Caicedo arriva su rigore per un’intervento scomposto del portiere sullo stesso attaccante.
Deludente la prestazione dell’Argentina, fermata sullo 0-0 dal Paraguay. La nazionale di Martino crea e sciupa in abbondanza. Un punto e zero gol in due giornate, troppo poco per la formazione vice-Campione del Mondo e vice Campione in Coppa America. Tevez si rende pericoloso di testa su cross di Di Maria, Dybala entra nel finale ma non muta il corso della partita. Molto da rivedere per il Tata in vista del “classico” contro il Brasile. Dunga, invece, messo molto in discussione dopo la caduta di
Non si ferma nemmeno il Cile, che ritorna da Lima con altri tre punti preziosi per il cammino verso Russia 2018. Il Perù, in dieci per gran parte della partita, riesce a contenere La Roja nel primo tempo, ma crolla nel secondo. Spettacolare, ancora una volta, la prestazione di Alexis Sanchez ed Edu Vargas, due gol a testa nel 4-3 finale. Doppietta di Farfan e gol di Guerrero per il Perù. All’inizio del match i peruviani fischiano sonoramente l’inno cileno, ma alla fine è Jorge Sampaoli a sorridere.