La madre del piccolo calciatore ha raccontato a Subrayado che Felipe «era il figlio che Sierra avrebbe sempre voluto avere». Fra l’allenatore della scuola calcio e il bambino esisteva una relazione speciale: «Felipe - racconta la madre Alexandra Pérez - ha sempre espresso il bisogno di un padre. Io sono una mamma sola, il padre è sempre stato assente». Sierra si presentava come un vero e proprio genitore per Felipe e i due trascorrevano molto tempo in compagnia, al punto che nessuno si è insospettito quando giovedì lo è passato a prendere a scuola.
Il padre biologico è invece Luis Alberto Romero, 48 anni, giocatore uruguaiano che ha vestito le maglie di Peñarol, Nacional, Cagliari (1996-1997) e River Plate. Secondo le testimonianze dei conoscenti, Sierra si presentava come una persona normale e molto premurosa nei confronti del piccolo Felipe. La psicologa del bambino, però, aveva cominciato a sospettare dell’atteggiamento di Sierra, avvisando la madre che sarebbe stato opportuno interrompere il legame fra l’allenatore e Felipe. La madre lo aveva comunicato a Sierra, che però giovedì scorso si è presentato fuori scuola per rapire il bambino, sparendo in sua compagnia. «Se non posso vedere Felipe, mi ammazzo», avrebbe risposto al divieto della madre.
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