Dal Puskas Award ai videogames, Wendell Lira cambia vita: «Meglio il calcio virtuale»

Dal Puskas Award ai videogames, Wendell Lira cambia vita: «Meglio il calcio virtuale»
di Benedetto Saccà
2 Minuti di Lettura
Sabato 30 Luglio 2016, 10:00
Non potendo sfiorare neppure nella fantasia (e quindi nel futuro) la poesia di Leo Messi, o di Cristiano Ronaldo, o di Andres Iniesta, in un momento di lucida follia il brasiliano Wendell Lira ha pensato bene di giocare d’anticipo e, letteralmente, di cambiare vita e orizzonti. Così, da attaccante del Vila Nova di Goiania, Brasile, ha deciso di diventare un giocatore di calcio...virtuale. Già, virtuale. Ci vuole coraggio, a 27 anni. Addio agli allenamenti sul campo, sotto la pioggia o ai bollori del sole: da oggi Wendell suderà solo e soltanto davanti a uno schermo luminoso con un joystick tra le dita. Insomma, si dedicherà in via definitiva alla playstation: e alla fine, magari per una sera, potrà sognare di essersi trasformato in un fuoriclasse del pallone.

Tanto per ricordarlo, Wendell Lira è il giocatore che nello scorso gennaio ha vinto il Fifa Puskas Award, vale a dire il premio legato al miglior gol dell’anno. Centrò il trofeo per aver dipinto una meravigliosa rovesciata, Wendell: e così riuscì a beffare in volata Messi e il romanista Alessandro Florenzi, che stringeva fra le mani quell’arcobaleno prodigioso, inventato in Champions contro il Barcellona. Proprio quel giorno d’inverno, nella Kongresshaus di Zurigo, a Wendell venne l’idea di sfidare in pubblico alla play il campione del mondo del videogioco Fifa, Abdulaziz Alshehri. E lo sbriciolò, trionfando per 6-1.

Ora Wendell vuole indossare il vestito del «gamer» professionista, e già progetta di inaugurare un proprio canale youtube. «Il telefono ancora squilla, i direttori sportivi e i manager mi chiamano, ma la mia decisione è definitiva. Dal calcio ho ricevuto tante delusioni, ho sentito troppe bugie e ho avuto tanti infortuni», ha raccontato alla stampa brasiliana. Capovolgere una vita non è un gesto da nulla. Mai. A sciogliere i dubbi di Wendell, però, è stata la forza dell’esser giovani. «Ora voglio trasmettere un’immagine vera di me, non voglio essere uno di quegli youtuber che tentano di vendersi. Voglio parlare di me, viaggiare, raccontare, far vedere come gioco. E soprattutto sogno di diventare campione del mondo di Fifa, lavorerò duro per farcela», confida. Basterà avvolgere il tappeto di una carriera poco brillante e posarlo nella soffitta dei ricordi. Poi ripartire in volo sarà un...gioco da ragazzi.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA