Puglia e Basilicata al Centrosinistra
Calabria e Campania al Centrodestra

Nichi Vendola subito dopo la vittoria (foto Luca Turi - Ansa)
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Lunedì 29 Marzo 2010, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 23:17
ROMA (29 marzo) - Il sud premia il Popolo della libert che dal 4-0 del 2005 pareggia i conti e strappa la Regione Calabria e la Regione Campania al Centrosinistra. Basilicata e Puglia restano invece al Pd.

Sui risultati ha contribuito il gioco delle alleanze: il “doppio forno” dell’Udc e la scelta dell’Italia dei valori di presentare un proprio candidato in Calabria. Il partito di Pier Ferdinando Casini si è presentato con il Centrodestra in Calabria e in Campania, con il centrosinistra in Basilicata. Quindi per l’Udc tre vittorie su tre e un buon risultato in Puglia con l’8% dei consensi per la Poli Bortone.



Calabria: Scopelliti presidente. Giuseppe Scopelliti in Calabria è ormai attestato tra il 55% contro il 32% di Agazio Loiero. Quest’ultimo, presidente uscente, è stato penalizzato dall’Idv che ha schierato un candidato che potenzialmente doveva essere amico nell’ambito di un discorso di coalizione. Nel crollo dei voti per Loiero pesa il 10% Filippo Callipo (10% dei consensi) candati dall’Idv. «I calabresi hanno vinto la loro battaglia contro il malgoverno e una retriva gestione del potere. La ricreazione è finita. Questo è quello che gli elettori hanno intimato a Loiero», ha detto il deputato del Pdl Giuseppe Galati. Anche in Calabria l’affluenza alle urne è stata in calo dove poco meno di un milione e 900mila elettori erano chiamati a scegliere il governatore per i prossimi cinque anni: dal 64,4% delle regionali del 2005 al 59,2 del voto attuale.



Puglia: confermato Vendola. Il governatore uscente ha sfiorato il 50% dei voti (58,8 per la precisione) e quindi i pugliesi hanno bocciato Rocco Palese. In Puglia l’Udc aveva scelto la “terza via” proponendo Adriana Poli Bortone che ha sfiorato l’8,6% dei consensi. Un risultato che agli occhi di Berlusconi sarebbe stata determinante nel far perdere Palese. «L’Udc ha giocato a non far vincere in queste elezioni. Ha favorito, ad esempio, Vendola in Puglia. Ha usato una politica dei due forni». Lo afferma Ignazio La Russa, coordinatore del Pdl, conversando con i cronisti a via dell’Umiltà.



Vendola: connessione sentimentale con i pugliesi. «Tre punti percentuali in più sulla mia persona rispetto alla coalizione. Vuol dire che c'è un investimento molto forte, che c'è un dato che io chiamo di connessione sentimentale tra me e il popolo pugliese». Lo ha detto poco fa il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola, commentando i risultati elettorali. «Era quello - ha continuato - che ho spiegato al Centrosinistra per tanti mesi ed è quello che potrebbe indurre tutti a riflettere sulla necessità di contrastare il populismo berlusconiano, non rinchiudendosi dentro il politicismo del palazzo ma ricostruendo il rapporto con il popolo, un popolo - ha concluso - che ha bisogno di essere motivato, ha bisogno di ritrovare il vocabolario dell'alternativa». In Puglia affluenza in calo di poco più di 7 punti percentuali: dal 70,5 al 63,2.



Poli Bortone: Vendola ringrazi Fitto per la seconda volta. «Ha fallito la politica antimeridionalista del governo nazionale - spiega Poli Bortone - e ha fallito doppiamente il ministro pugliese che ha preteso di imporre il suo pupillo come candidato alla presidenza. Ora con una Lega Nord ancora più radicata sul territorio e ancora più condizionante rispetto alle politiche che il governo metterà in atto, l'Esecutivo non potrà che essere più filonordista di quanto non sia stato finora. È per questo - prosegue - che il nostro progetto di un grande Partito del Sud, tanto più oggi alla luce di questo risultato elettorale, prende corpo e acquisisce valore in una ottica di contrapposizione delle ragioni del Mezzogiorno sulle pretese della Lega». Secondo la senatrice «che non sia stato compreso il malgoverno di Vendola, come sostiene Palese, è innanzitutto responsabilità di Palese stesso, che è stato capo della opposizione in questi cinque anni».



Basilicata: rieletto De Filippo. I dati definitivi sono ancora lontani ma la “forbice” è talmente divaricata che non ci sono problemi per la conferma del candidato del Centrosinistra Vito De Filippo. Quest’ultimo è ormai sopra il 61,4% mentre Nicola Pagliuca non raggiunge il 27,9%. In Basilicata l’affluenza ha registrato un calo ma inferire alla media nazionale. In questa tornata ha votato il 62,8% degli aventi diritto contro il 67,2 del voto del 2005.



Campania: ok Caldoro. Stefano Caldoro è il nuovo presidente della Regione Campania. Bocciato Vincenzo De Luca. Il candidato del Pdl è al 54,9% dei voti, l'avversario è al 43%. «Non faccio una differenza tra De Luca e Bassolino. Ho evitato di farla sin dal primo giorno. È stata sconfitta la loro politica». È quanto ha detto nel corso di una conferenza stampa l'ormai presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro. «Io ho rispetto per le persone - ha aggiunto - ed anche per questo motivo tendo a non personalizzare. In Campania ha perso una politica, una cattiva amministrazione. Quando non si risolvono i problemi dei cittadini, c'è un crollo di fiducia. Per questo i cittadini hanno deciso il cambiamento». Cinque punti percentuali in meno nell’affluenza al voto: dal 67,7% di cinque anni fa al 62,9 odierno.
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