Il Frosinone sciupa, la Roma soffre e poi sbanca lo "Stirpe": 0-3

Il Frosinone sciupa, la Roma soffre e poi sbanca lo "Stirpe": 0-3
di Stefano De Angelis
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Domenica 18 Febbraio 2024, 20:15 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 00:04

Il Frosinone sciupa e la Roma, più esperta e cinica, sbanca lo “Stirpe” 3-0. Un risultato che alla luce di quanto visto almeno nell'arco dei primi 45 minuti appare troppo severo per i giallazzurri, che incassano altri tre gol (peggior difesa con 52 reti al passivo) e la terza sconfitta consecutiva dopo quelle con Milan in casa (2-3) e Fiorentina in trasferta (5-1). Mister Di Francesco, oltre a ferocia e lucidità, alla vigilia aveva chiesto ai suoi di riscoprire la cattiveria agonistica sottoporta. Concretezza negli ultimi metri, però, risultata ancora una volta la grande assente. Almeno quattro le occasioni sprecate nel primo tempo, sullo 0-0, che alla fine pesano sull'andamento del match.

La Roma di De Rossi, invece, sorniona e più squadra nei momenti chiave della sfida, soffre e poi colpisce approfittando dell'unico sfilacciamento dei reparti canarini nella prima frazione.

La formazione giallorossa, dunque, resta un tabù: per il Frosinone sei sconfitte in altrettante gare in Serie A. Ora la situazione di classifica per gli uomini di DiFra si fa più complicata: scivolano di una posizione, agganciati dall'Udinese a quota 23 punti, con l'Empoli immediatamente a ridosso (22) e con Sassuolo e Verona (terzultimo) che inseguono a tre lunghezze. E domenica c'è la trasferta nella tena della Juventus.

LA SFIDA

Partenza sprint dei padroni di casa. Aggressività, pressing alto costante e compattezza sorprendono i giallorossi, che faticano a uscire e persino a raggiungere la metà campo avversaria. Il copione resta lo stesso per alcuni minuti, con i canarini che creano un paio di potenziali opportunità. La Roma prova a reagire, ma è poco convincente nelle trame fino a quando Lukaku sfrutta un pertugio in area e conclude di sinistro, impegnando Turati. E' una fiammata. Poi è soltanto Frosinone. Al 23' si accende Soulé. Rapidità e abilità sono le sue qualità e quando le sfodera fa venire i brividi al portiere Svilar, che compie un miracolo su un millimetrico tiro a giro dell'argentino indirizzato nell'angolino basso.

Al 25' un'ottima chance capita a Reinier, pescato in area da un perfetto assist di Brescianini, ma il brasiliano cicca la sfera di testa a due passi dalla porta. Il Frosinone spinge, insiste, ma la dea bendata non ne vuole sapere: lo si vede al 30' quando Kaio Jorge non finalizza una clamorosa tripla occasione, con la sfera che alla fine sfiora il palo. Al 38' si rivede la Roma, che fino a quel momento non aveva trovato sbocchi, e la partita si sblocca quasi all'improvviso: Huijsen parte palla al piede da centrocampo, non trovando punti di riferimento salta un paio di avversari e da fuori area scaglia un gran tiro che non lascia scampo a Turati. Un gol incassato nell'unica incertezza in fase di interdizione dei ciociari, che nell'occasione lasciano troppo campo al difensore olandese. La reazione degli uomini di DiFra è immediata, ma si va negli spogliatoi sul parziale di 0-1.

Nella ripresa scende in campo un'altra Roma. Più compatta, organizzata e con maggiore senso di posizione dei singoli. Anche il Frosinone, in maniera inaspettata, è un altro. Rientra quasi svuotato dell'energia e della determinazione vista prima dell'intervallo. Perde smalto, velocità e i giallorossi capiscono che possono osare di più. La gara è meno vivace, anzi per alcuni tratti è spezzettata. All'8 ci prova Mazzitelli, ma la sfera sorvola la traversa. Le squadre sembrano più allungate. Gli ospiti rispondono con El Shaarawy, nessun problema per Turati.

Al 22' Di Francesco inserisce forze fresche nel tentativo di rigenerare la fase offensiva: dentro Horroui e Cheddira al posto rispettivamente di Kaio Jorge e Brescianini, ma i cambi non producono effetti. Anzi, è la Roma a mettere in cassaforte il match al 25' con Azmoun, che approfitta di una corta respinta di Turati su tiro di Cristante per spedire la sfera in rete. Anche in questo caso troppa libertà di movimento concessa al centrocamposta giallorosso. La partita finisce qui, il Frosinone non ha più la forza per tornare in gara, nonostante l'ingresso di Barrenechea (lasciato in panchina) al posto di uno spento Reinier. All'80 c'è anche tempo per la terza marcatura: l'arbitro, richiamato dal Var, assegna un rigore alla Roma per un tocco di braccio in area di Okoli. Paredes dal dischetto scrive la sentenza del definitivo 3-0.

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