Sparò al rivale in amore, il carabiniere Molinaro ricusa il giudice: stop al processo

Oggi era in programma la sentenza al tribunale di Cassino, ora si dovrà pronunciare la corte d'appello di Roma

Il carabiniere Giuseppe Molinaro, accusato di omicidio e tentato omicidio
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 9 Maggio 2024, 16:55 - Ultimo aggiornamento: 17:08

Omicidio alle Terme, il carabiniere Giuseppe Molinaro, accusato di aver assassinato Giovanni Fidaleo e di aver ferito gravemente, Miriam Mignano (la donna di Castelforte con la quale l’ex militare aveva da poco tempo concluso una relazione sentimentale), ricussa il giudice: stop al processo e atti alla corte d'appello di Roma.

Nel pomeriggio di oggi, 9 maggio, al tribunale di Cassino, davanti al Gup, era in programma la discussione, le spontanee dichiarazioni dell'imputato e a seguire la sentenza con il rito abbreviato, ma a sorpresa gli avvocati Giampiero Guarriello e Massimo Tamburrino, che assistono il carabiniere hanno depositato la richiesta di ricusazione del giudice rilevando una "incompatibilità". 

Per legge il giudizio si sospende e gli atti si inviano alla corte d'appello competente, in questo caso, quella di Roma che dovrà decidere.

Se l'instanza viene rigettata il processo riparte davanti allo stesso magistrato, altrimenti se ne individua un altro.

La famiglia Fidaleo, costituitasi parte civile, è rappresentata dagli avvocati Costanza De Vivo e Raffaele Panaccione. Parte civile anche Miriam Mignano, con l'avvocato Giuliana De Angelis. 

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