Alonso: «Basta con il mercato»
Polemico il ferrarista a Singapore

Alonso: «Basta con il mercato» Polemico il ferrarista a Singapore
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Venerdì 19 Settembre 2014, 06:21 - Ultimo aggiornamento: 09:56
Lo shock dopo la tempesta. Da Monza la Formula 1 è volata in Oriente e questo weekend a Singapore si disputa il primo gran premio di «una nuova era». Il Circus intero e in particolare la nazionale dei motori dovranno abituarsi ad una Ferrari non più guidata dal presidente Montezemolo. Certo nessuno è indispensabile e i «cicli finiscono» ma è anche vero che, oltre ai numerosi successi e ad aver guidato per 23 anni di fila il Cavallino, Montezemolo era la persona di più lungo corso e di maggior rilievo nel pianeta della velocità al pari di Bernie Ecclestone. La gara passa quasi in secondo piano, tutti cercano di capire quali saranno i nuovi equilibri e i nuovi assetti a Maranello perché sicuramente avranno ripercussioni sul paddock. Montezemolo resterà in carica fino al 13 ottobre, probabile giorno della quotazione della nuova FCA a Wall Street e prima farà passerelle importanti come il salone dell'Auto di Parigi (dove svelerà la 458 Speciale aperta) e la grande festa in California per i 60 anni della Ferrari in America (anche in questo caso presenterà un nuovo gioiello venduto in soli 10 esemplari ad oltre due milioni ciascuno). Non si farà invece più vedere in pista, ma questa non è una sorpresa poiché anche negli anni dei mitici trionfi di Schumi la sua presenza ai box era centellinata. Il cambio del presidente è un'altra scossa alla squadra che nei mesi scorsi aveva già rinunciato a Stefano Domenicali e a Luca Marnorini (il capo dei motori), ma questa è certamente la più forte.

SQUADRA UNITA



Sull'argomento ieri hanno parlato anche i piloti, soprattutto Fernando Alonso apparso scocciato dai forti rumors di un suo cambio di maglia: «I cambiamenti come le modifiche servono per migliorare e con questo spirito li affronto. Non sono né più lontano né più vicino alla Ferrari dopo quanto è accaduto, Luca è stato un uomo di grande successo, il nostro punto di riferimento per tanti anni, gli auguro la miglior fortuna per i suoi futuri progetti. Anche al nuovo presidente faccio gli auguri di buona fortuna e, spero, di un futuro pieno di trionfi». Dopo le frasi certo sincere, ma di circostanza, il campione spagnolo sbotta sul mercato piloti che lo vorrebbe in partenza verso la Red Bull per uno scambio di volanti con Sebastian Vettel. Non si placano nemmeno le voci della serrata corte di Ron Dennis che, per soddisfare la Honda che oltre al motore mette anche i soldi, vorrebbe riportare a Woking almeno uno dei due galletti (Fernando appunto o Hamilton) che per litigare fra loro nel 2007 consegnarono a Raikkonen l'ultimo titolo Piloti per la Ferrari.

SCAMBIO DI VOLANTI



L'ipotesi avrebbe una sua logica perché Fernando è più grande di Sebastian e non ha certo così tanto tempo da attendere per avere una monoposto competitiva, mentre la Red Bull, seppur un po' in crisi con il motore, ha vinto tre gare quest'anno con Ricciardo. Vettel è giovane e ha già quattro titoli, si è sempre dichiarato attratto dalla Rossa e potrebbe attendere un po' pur di togliersi dai piedi lo scomodo compagno australiano. «Tutte queste voci sono molto tristi - ha spiegato il ferrarista - soprattutto quando arrivano dall'Italia. La Ferrari è un marchio molto più grande di qualsiasi individuo e anche della F1 in generale. Io ho enorme rispetto per il Cavallino e cerco di mantenere un buon clima tra i ragazzi del team in modo da avere una squadra unita. Sul mio futuro lascio parlare gli altri, quando lo farò io a qualcuno non piacerà». Fernando si è espresso che sul cambio di regolamenti che limita le comunicazioni pilota-box: «Sinceramente non credo cambierà molto...».