Caterham e Marussia stop, non parteciperanno al gran premio degli Stati Uniti

Caterham e Marussia stop, non parteciperanno al gran premio degli Stati Uniti
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Lunedì 27 Ottobre 2014, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 19:10
In era di crisi anche i ricchi (della Formula 1) piangono. Domenica, sulla griglia di partenza del gran premio degli Stati Uniti - ad Austin, Texas - ci saranno solo nove scuderie e 18 vetture. Mancheranno le monoposto di Caterham e Marussia, alle prese con gravi problemi economici. La prima era in amministrazione giudiziaria dalla scorsa settimana, la seconda - già provata dall'incidente che ha coinvolto Jules Bianchi a Suzuka il 5 ottobre - da oggi è nella stessa situazione. Era dal 2005, quando la Honda fu squalificata per tre gp dopo essere risultata troppo

leggera, che non si vedeva un gruppo di contendenti così esiguo in F1. Ed è molto probabile che per entrambe (cenerentole del dorato circus, le cui difficoltà erano però note da tempo) la stagione 2014 sia già finita, a meno che non spuntino nuovi finanziatori, pronti ad investire decine di milioni di euro.



Per la Marussia c'è l'interessamento dei due tycoon dell'acciaio indiani Baljinder Sohi e Sonny Kaushal. La speranza è di poter essere almeno al via dell'ultima gara, il 23 novembre ad Abu Dhabi.

Zavorrata da problemi di liquidità ed alle prese con un contenzioso che oppone l'ex proprietario - l'uomo d'affari malaysiano Tony Fernandes - al consorzio con sede tra Svizzera e Medio Oriente che ha rilevato il team nel giugno scorso, la Caterham da venerdì è affidata ad un amministratore giudiziario, Finbarr ÒConnell. L'impianto inglese, a Leafield, è stato chiuso giovedì. La Marussia, scuderia anglo-russa con un budget tra i più magri della F1 (meno di 100 mln), non si è più ripresa dalla perdita di Bianchi, tutt'ora ricoverato in un ospedale giapponese e sempre gravissimo. «Gli attuali azionisti sono impossibilitati a finanziare la scuderia ai livelli richiesti» ha fatto sapere Geoff Rowley, uno degli amministratori. In questo clima domenica si corre il 36/o Gp degli Stati Uniti, tornato in calendario nel 2012 su una nuova pista, il Circuit of the Americas. Vincendo in Russia, Lewis Hamilton a portato a +17 punti il suo vantaggio sul compagno di squadra, Nico Rosberg. La lotta per il Mondale piloti è da tempo un affare di famiglia in casa Mercedes, che ha già vinto il titolo costruttori. L'inglese in Texas fu primo nel 2012, quando era al volante della McLaren. «Austin è una pista speciale per me - ha ammesso Hamilton - Spero di indossare un altro cappello da cow boy sul gradino più alto del podio».
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