Ferrari, dalla Cina segnali di ripresa
ma la Rossa non è ancora guarita

Ferrari, dalla Cina segnali di ripresa ma la Rossa non è ancora guarita
di Giorgio Ursicino
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Martedì 22 Aprile 2014, 00:09 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 11:42
La situazione migliora, ma la Rossa non ancora guarita. Senza più la presenza storica di Domenicali sul muretto e davanti al nuovo team principal Mattiacci, Alonso fa una super gara e riesce a salire per la prima volta sul podio in questo travagliato inizio di stagione. Di motivi per spruzzare champagne può essercene più di uno. Chi vede il bicchiere mezzo vuoto, però, evidenzia diversi aspetti di cui ancora preoccuparsi. Fernando a Shanghai non ha nemmeno visto quei rivali che in Bahrain lo avevano sverniciato, mettendosi alle spalle con facilità le Force India, le Williams e le McLaren. Eppure in Cina c’era un lungo rettilineo che avrebbe dovuto favorire la potenza e l’efficienza della power unit Mercedes. Lo spagnolo è riuscito nell’impresa di precedere anche entrambe le Red Bull, ma in questo caso la differenza è stata meno netta e le monoposto disegnate da Newey anche a Shanghai hanno confermato di avere un ottimo carico, tanto che in qualifica sul bagnato si sono entrambe infilate nella scia del poleman Hamilton. Ricciardo, ancora una volta, è arrivato davanti al quattro volte campione del mondo Vettel, ma quello che più impressiona è che è stato più consistente del fenomenale tedesco per l’intero weekend e sembra avere maggiormente in pugno la vettura.



FERNANDO ALLA CARICA

Alonso deve molto all’ottima partenza che gli ha consentito di guadagnare subito un paio diposizioni e di uscire indenne dal contatto con il suo ex compagno Massa. Al via si sono toccati anche Rosberg e Bottas e il pessimo avvio della Freccia di Nico (4° in qualifica, 7° alla prima curva) ha permesso a Fernando di viaggiare a lungo in seconda posizione ed a Lewis di guidare tranquillo nel giorno di Pasqua, senza dover ripetere le sportellate di Sakhir. Ancora non pervenuto Raikkonen, arrivato solo 8° dietro pure a Vettel, Hulkenberg e Bottas, staccato di quasi un minuto dall’altra F14T. Un Kimi irriconoscibile rispetto ai tempi della Lotus che per il momento fa rimpiangere lo sfortunato (anche ieri gli è successo di tutto) Felipe.



FERRARI

Ragionando in ottica Campionato la situazione è decisamente meno allegra, anche se ora Fernando è terzo in classifica generale alle spalle della coppia Mercedes, ma con un buon vantaggio su Vettel e Ricciardo. Nel mondiale Costruttori, invece, il Cavallino è ancora 4°, rallentato dallo scarso contributo del finlandese. La F14T ha utilizzato bene le gomme (anche se con le morbide iniziali Fernando si lamentava del graining all’anteriore già al 7°). Manca ancora invece velocità di punta (solo 14° Alonso in qualifica, staccato di quasi 10 km/h dalle Frecce). A Shanghai le Mercedes hanno dominato la quarta gara di fila, centrando la terza doppietta consecutiva che sarebbe stata la quarta se nella gara iniziale a Melbourne il britannico non fosse stato richiamato precauzionalmente ai box per «salvaguardare la power unit».



MERCEDES AL POTERE

Allo stato attuale difficile pensare ad un campione del mondo 2014 che non indossi la tuta grigia ed ora Lewis sembra avere più chance di Nico perché ha una striscia positiva migliore (3 volte primo nelle ultime 3 gare, sue anche 3 pole su 4 tutte sul bagnato). Si allarga il solco fra i galletti di Stoccarda e questo potrebbe essere un ulteriore vantaggio per la squadra poiché le ruotate del Golfo hanno entusiasmato, ma fatto quasi venire un coccolone ai tedeschi che invece hanno vissuto una domenica molto più rilassata a Shanghai. D’altra parte con un bolide del genere, se non si rompe o non ci sono incidenti, non è facile arrivare terzi. Veramente impressionante Hamilton che in queste prime gare ha dato la sensazione di non forzare mai se non nei giri finali di Sakhir quando, per colpa della safety car, ha dovuto spremere la sua W05 che aveva le gomme dure per tenere dietro Rosberg con le morbide. Lewis, da sempre considerato (anche da Alonso) il più veloce del Circus, adesso appare calcolatore e consistente come Stewart, Lauda e Prost. Mostruoso. Anche in Cina, nonostante fosse in testa con autorità a viaggiava un secondo più rapido degli altri, era quello con il consumo migliore e quello che si è fermato per ultimo a cambiare le gomme. «Non ci crederete, ma sono ancora buone...», tranquillizzava i suoi ingegneri via radio.
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