Mercedes W06 Hybrid, la Stella ci riprova:
a Jerez la monoposto per il bis mondiale

La Mercedes W06 per la stagione 2015 di Formula 1
di Gianluigi Giannetti
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Domenica 1 Febbraio 2015, 12:29 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 19:18

«Non saremo inutilmente ottimisti, ma vogliamo ripeterci». Sulla pista di Jerez, Mercedes toglie i veli alla sua nuova W06 Hybrid, e dunque il campione del mondo in carica Hamilton e l'ingombrante scudiero Rosberg fanno altrettanto, cioè rompono gli indugi. L'intenzione è quella di presentarsi al mondiale di Formula Uno 2015 con il passo dello schiacciasassi visto nel 2014.

Sedici gare vinte su 19, lasciando le briciole di tre gran premi alla Red Bull di Ricciardo e zero successi alla Ferrari, con l'onere di amministrare un disastro sportivo che trova un precedente solo nella crisi drammatica dei primi anni novanta.

Allora bisognò aspettare il 1996 e l'arrivo di Schumacher per invertire la rotta. Oggi, Vettel non ha tempo, continua ad avere grossi problemi di adattamento con il nuovo sistema di frenata elettronica e può considerare comunque l'ipotesi dell'ottimismo. Valutando poi quanto sia utile.

La nuova Mercedes W06 Hybrid, ufficialmente presentata oggi prima dei test pre-stagionali che sono iniziati sul circuito di Jerez de la Frontera nel sud della Spagna, in realtà corrisponde ad un progetto a lunga scadenza la cui evoluzione era già nota da alcuni mesi. Innovazioni al cesello sulla parte meccanica, sulla geometria delle sospensioni e soprattutto una riduzione di peso, salvo ricordare che i dati di potenza della nuova Power Unit erano già stati ufficiosamente comunicati alle scuderie indipendenti che ne fanno uso come clienti. Il motore 2015 fornisce dagli 80 ai 100 cv di potenza in più rispetto a quello del 2014, con una spinta in accelerazione ancora più "morbida", per preservare il consumo degli pneumatici in uscita di curva.

«Il fattore chiave del nostro punto di vista è di quello evitare l'autocompiacimento», ha sottolineato il direttore tecnico della Mercedes, Paddy Lowe. «Le aspettative sono ora alte, ma al nostro interno siamo pienamente consapevoli del fatto che non ci si può mai permettere di fermarsi in qualsiasi sport. In particolare nella Formula Uno, contro concorrenti con una grande storia di successo alle spalle». Il tutto, detto pensando però alle proprie, ben coperte.

La scorsa stagione Hamilton ha vinto 11 Gp, aggiudicandosi il suo secondo titolo mondiale, mentre Rosberg ha vinto cinque gare. Il coro funziona: «Non si può mai escludere nessuno e noi manterremo lo sguardo anche sugli altri, come sempre. Sfortunatamente per loro, abbiamo un team incredibile e sarà difficile avvicinare il lavoro che fa, ma non impossibile. Dobbiamo prendere le cose con calma e sperare, alla fine, di essere davanti». Lo scorso anno, il campionato prevedeva solo 19 gare, e dunque almeno in questo senso ci sono margini di miglioramento.