Monza, pole per Hamilton, la Ferrari c'è:
Raikkonen secondo e Vettel terzo

Monza, pole per Hamilton, la Ferrari c'è: Raikkonen secondo e Vettel terzo
di Giorgio Ursicino
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Sabato 5 Settembre 2015, 15:06 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 13:09
dal nostro inviato
MONZA Come d'incanto, il binocolo è diventato un microscopio. I sogni, a volte, diventano realtà e la distanza siderale che nei lunghi rettilinei del Parco sembrava separare le Frecce d'Argento di Stoccarda dal Cavallino di Maranello all'improvviso si è quasi azzerata, consentendo a Kimi Raikkonen e Sebastial Vettel di soffiare sul collo del campione del mondo Lewis Hamilton che ha dovuto faticare non poco per centrare la pole (la numero 13 su 13 gare per la Mercedes, il britannico ne ha lasciata solo una al compagno di squadra Rosberg).
Oggi alle 14, quando si scatenerà la cavalleria per conquistare il Gran Premio d'Italia, ci saranno due Rosse nelle prime tre posizioni della griglia: le speranze di fare una bella corsa sono concrete, quelle di vincerla non fanno certo parte della fantasia. Per Sergio Marchionne, ormai a suo agio nel paddock del Circus come ai saloni dell'auto, è solo la prima parte del sogno. La seconda prevede magari che salga lui nel pomeriggio sul podio a ritirare la coppa dei Costruttori, mentre il premier Matteo Renzi premia uno dei suoi ragazzi passato per primo sotto la bandiera a scacchi. Spruzzare champagne in mondovisione nel tempio della velocità colorato di rosso sarebbe il miglior biglietto da visita per presentarsi a Wall Street dove il mercato finanziario più importante del pianeta a breve stabilirà quanti miliardi vale effettivamente la Ferrari. L'eroe della giornata è Kimi, dopo aver rischiato il siluramento, scatterà in prima fila nel Parco. La felicità è invece stampata sul volto il re circuito Sebastian Vettel (l'unico con tre vittorie fra i piloti al via) che vede lo spiraglio di surclassare addirittura l'epico trionfo del 2008 con la Toro Rosso sotto l'acqua. Se ci sarà una possibilità, statene certi, Sebastian non fallirà e il messaggio lo ha mandato forte e chiaro all'alfiere di Stoccarda seduto accanto a lui: «Scusami Lewis, ma non mi dispiacerebbe affatto se sul podio insieme a noi non ci fossi tu...». Per come si sono messe le cose, infatti, un problema per Hamilton e l'autostrada verso la gloria sarebbe proprio spianata.

NEBBIA SU STOCCARDA
E i problemi non hanno certo fatto passare una nottata tranquilla agli uomini della Stella guidati a Monza da Dieter Zetsche in persona, il numero uno di Daimler di cui fa parte Mercedes-Benz. È vero che la Ferrari sta progredendo bene e l'ultima evoluzione della power unit si è dimostrata valida, ma il rimescolamento delle carte è dovuto in gran parte agli imprevisti che per la prima volta hanno spuntato le Frecce: la tanto decantata power unit nuova, in cui Stoccarda aveva messo tutti i “gettoni” a disposizione e che l'altro ieri sembrava aver archiviato definitivamente questo campionato e ipotecato il prossimo, è saltata sulla monoposto di Rosberg ed è per questo che Nico non scatta a fianco di Lewis sullo schieramento. Il fatto imprevisto (quest'anno le power unit tedesche sono state più affidabili dei motori di serie) ha scosso le certezze Mercedes e probabilmente consigliato di andare più cauti anche con l'altro bolide che ha rifilato un distacco esiguo alle Ferrari. La beffa è che il lavoro sul propulsore era stato fatto soprattutto «per migliorare l'affidabilità e non le prestazioni». La novità è molto più dirompente di quanto possa sembrare. Nico partirà con un propulsore che ha già sei gare sulle spalle e certamente darà battaglia per scavalcare le Ferrari (ieri è arrivato ad un soffio) e vedere se sotto pressione anche il motore di Lewis fa le bizze. Ma al di là della gara odierna, se la sorte non ribilancerà la contesa, l'evento dà un colpo mortale al campionato poiché Nico dovrebbe arrivare fino a fine stagione con un solo motore nuovo, mentre Lewis ne ha due. Marchionne era giustamente soddisfatto: «Io sono il meno sorpreso, so quanto stiamo lavorando e i risultati li vedremo soprattutto il prossimo anno: la nuova vettura e la nuova power unit saranno profondamente diverse e sono già definite; nel 2014 a fine anno non avevamo ancora la monoposto. Kimi? È bravo, merita. Con la tranquillità della conferma guida meglio... Sono qui per la Ferrari, non parlo di GM e nemmeno delle successioni nelle poltrone del Gruppo. Lo faremo al momento opportuno».

TRATTATIVA APERTA
Il governatore della Lombardia Maroni ha incontrato Ecclestone e finalmente ha scoperto chi è.
Ora forse il futuro del Gran Premio è più vicino...: «È proprio un duro, sulla cifra non si è spostato di un millimetro. Gli ho chiesto uno sconto per la nostra storia, nemmeno a parlarne. Se vogliamo la gara dobbiamo trovare quella cifra. Ho riferito al premier, può intervenire il governo, altrimenti faremo diversamente, ma entro l'anno sistemeremo tutto. Il Gran Premio d'Italia resterà a Monza al 99,9%».