Formula 1, Ferrari e Mercedes sono su un'altra galassia

Formula 1, Ferrari e Mercedes sono su un'altra galassia
di Giorgio Ursicino
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Lunedì 15 Maggio 2017, 12:22
Comunque vada sarà un duello. Si è finalmente sbottonato pure il cauto team principal Maurizio Arrivabene che, dopo le delusioni dello scorso anno, ha radici profonde come una quercia: «Ora siamo certi di avere una macchina molto forte». Barcellona non mente, il Montmelò è da sempre la cartina al tornasole della stagione di Formula 1: le monoposto che vanno forte in Spagna sono nate bene, quelle con difetti e carenze sul circuito catalano faticano assai. E ieri Ferrari e Mercedes hanno dimostrato di correre su un'altra galassia, la Red Bull, sempre molto consistente su questa pista (lo scorso anno vinse con Verstappen), ha evitato di poco l'onta del doppiaggio. Il Cavallino di Maranello, quindi, dispone di tutte le armi necessarie per contrastare le Frecce di Stoccarda fino alla fine e, con i ritiri di Raikkonen e Bottas, la sfida sarà soprattutto fra le prime guide Vettel e Hamilton ora separate in vetta di appena 6 punti (104 Seb, 98 Lewis). Tandem in fuga pure nel mondiale Costruttori dove non si vede chi potrebbe inserirsi fra la coppia italo-tedesca.
UN CORPO A CORPO
Dopo il trionfo a Barcellona Stoccarda ha allungato nella graduatoria Costruttori dove le lunghezze di vantaggio sono salite a 8 (161 a 153, la Reb Bull è staccatissima a 72). Lo scontro epocale, come non si vedeva da anni (il ruota a ruota di Montemelò ha ricordato quello fra Senna e Mansell sullo stesso circuito) si giocherà sugli sviluppi e su come le due monoposto e i due driver (entrambi abilissimi) si adatteranno ai vari tracciati. Questo braccio di ferro è andato in onda già in Spagna poiché la Ferrari ha messo in strada modifiche rilevanti, ma la Mercedes si è presentata con una monoposto così evoluta da sembrare quasi nuova. Le due scuderie hanno risorse tecniche, umane e finanziarie elevate e non lasceranno nulla di intentato per centrare l'obiettivo finale. Quest'anno si può lavorare liberamente anche sulle power unit, anche se il numero degli esemplari utilizzabili è sceso da 5 a 4, ed è certo che ad ogni occasione i due giganti aumenteranno cavalli e performance. Un punto cruciale della sfida saranno però i pneumatici, è molto probabile che spruzzerà champagne chi riuscirà ad utilizzare al meglio le coperture, cosa che è avvenuta anche nelle ultime stagioni quando la Ferrari faceva più fatica a mandarle rapidamente in temperatura in qualifica e non era in grado di farle durare a lungo in gara. Carenze magicamente scomparse con la SF70H che ha interpretato al meglio le nuove Pirelli più larghe. La casa milanese ha fatto un lavoro eccellente, gli pneumatici sono stabili e se trattati bene durano a lungo, consentendo anche di giocare sulle strategie a vantaggio dello spettacolo. Nelle prime gare il Cavallino ha dato la netta impressione di aver addirittura effettuato il sorpasso da questo punto di vista poiché, non tanto nella lotta per la pole dove le Stelle possono contare sul pulsante magico, in gara il feeling fra la Rossa e le sue scarpette è apparso quasi perfetto, mentre le Mercedes dopo un po' di giri andavano in difficoltà e questo accadeva più o meno con tutte le mescole.
L'AGILITÀ DEL PASSO CORTO
A Stoccarda sanno bene quanto è determinate questo aspetto ed hanno scatenato la loro potenza di fuoco per porre rimedio. Miglioramenti importanti sono arrivati dopo i test in Bahrain (Bottas aveva staccato Vettel ad inizio gara in Russia), altri progressi in questa direzione si sono visti con le profonde modifiche aerodinamiche introdotte a Barcellona. A Montmelò Hamilton dopo pochi giri recuperava su Vettel (entrambi con le soft) e per questo la Rossa ha anticipato la sosta; poi Hamilton con le più dure medie teneva testa a Seb con le soft. Infine con l'ultimo treno di soft Lewis ha percorso 30 giri senza perdere prestazioni con Sebastian che aveva le medie. Fra due settimane si corre nel salotto del Principe, il passo più corto della Ferrari potrebbe essere un buon alleato: a Montecarlo se si parte davanti la vittoria è a un passo.