«Penso che ognuno abbia la libertà di fare ciò che si sente. Io rispetto la decisione di Nico e dunque, che posso dire? Buone vacanze», ha aggiunto Sebastian Vettel, arrivato anche lui a Daytona Beach per le Finali Mondiali Ferrari. A Vettel è stato chiesto che cosa ha imparato dal deludente 2016 «Abbiamo imparato molte lezioni. Volevamo vincere, ma c'erano molti avversari. E noi abbiamo mancato l'obiettivo».
«Il problema è stato onestamente la questione della gestione di processo. Eravamo partiti bene in Australia, poi possiamo discutere se abbiamo fatto un errore di strategia o meno, ma in quella gara la macchina era forte, era molto molto più competitiva quando siamo partiti nel 2016. Non è che siamo peggiorati noi, sono migliorati gli altri e non abbiamo fatto abbastanza per recuperare». È l'analisi del deludente 2016 per la Ferrari del presidente, Sergio Marchionne. Secondo cui il problema «è dovuto a tantissime ragioni, le capiamo abbastanza bene, ci sono stati problemi, dalla scelta del direttore tecnico James Allison che ha avuto problemi personali e ha lasciato, e poi la questione di struttura, di gestione, di processi, ecc. Il cambiamento d'agosto credo sia il momento di inizio della rifondazione della gestione sportiva, bisogna dar tempo ai ragazzi che sono insieme da quattro mesi e stanno lavorando molto bene e vediamo cosa ci portiamo, ma credo che la soluzione sia questa. Ho una massima fiducia in Mattia Binotto, quella che è stato riuscito a fare storicamente alla Ferrari e quello che adesso sta facendo nella gestione dei tecnici.
Il problema nostro è di aerodinamica, lo abbiamo avuto storicamente in Ferrari e specialmente negli ultimi anni in non siamo riusciti a colmare la differenza tra noi e gli altri. Specialmente con la Red Bull che quest'anno ha atto un lavoro favoloso. Mentre loro hanno fatto progressi enormi noi siamo rimasti indietro. E l'abbiamo pagato».
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