Formula 1, successo Ferrari: no alle sospensioni idrauliche

Formula 1, successo Ferrari: no alle sospensioni idrauliche
di Claudio Russo
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Mercoledì 4 Gennaio 2017, 11:14
ROMA La Ferrari alza la voce. Mentre, insieme con tutte le altre squadre sta lavorando senza sosta sulle monoposto 2017, il Cavallino è intervenuto sui regolamenti. Una lettera di chiarimenti inviata a Charlie Whiting, responsabile tecnico della FIA, rischia di provocare una mezza rivoluzione. Simone Resta, capo progetto della rossa 668 (questo il numero di codice della nuova vettura), ha sollecitato ufficialmente dopo la fine della stagione una precisazione normativa sull'uso dell'ultima generazione di sospensioni a comando idraulico. La risposta è arrivata il 5 dicembre con una mail inviata a ogni team e non consente interpretazioni: «Se questi sistemi influiscono sull'aerodinamica dell'auto non sono consentiti».
DOCCIA FREDDA
Una doccia fredda per Mercedes e Red Bull che nel corso della passata stagione avevano appunto adottato una tecnologia innovativa che in pratica consente di correggere, mentre girano in pista, l'assetto delle vetture. In parole povere si tratta di un terzo ammortizzatore, a comando idraulico, in grado di variare l'altezza da terra della monoposto, senza controlli elettronici. Con soluzioni diverse da parte della Mercedes e della Red Bull, ma con un vantaggio per entrambe le squadre. Per il team tedesco una grande stabilità in tutte le condizioni, per quello austriaco la possibilità di abbassare l'anteriore per penetrare meglio nell'aria e aumentare la velocità in rettilineo. Nel 2014 la maggioranza dei team aveva già adottato sospensioni pneumatiche (FRIC) che interagivano fra loro e la FIA era stata costretta ad abolirle proprio per il fatto che avevano un effetto anche aerodinamico. Ma in F1 è normale, nessuno dorme e c'è sempre chi trova una maniera per aggirare l'ostacolo. Questa tecnologia quindi è stata messa a disposizione di Hamilton e Rosberg, di Ricciardo e Verstappen. In verità la supremazia della Mercedes non ha solo questa spiegazione, è tutta la macchina nel complesso che è superiore, tuttavia la sospensione idraulica ha portato un ulteriore vantaggio. La Red Bull invece ha potuto fare notevoli progressi nella seconda parte del campionato. La precisazione richiesta è stata motivata dal fatto che se la soluzione in questione fosse stata definitivamente accettata, la Ferrari sarebbe stata costretta ad adottarla. Un sistema che non è difficile da realizzare, ma richiede una messa a punto molto accurata e lunga, quindi tempo e costi elevati. Ora i team interessati stanno valutando se correre il rischio di essere squalificati o modificare le vetture.
Claudio Russo
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