Melandri: «Io e la mia rossa coppia mondiale»

Melandri: «Io e la mia rossa coppia mondiale»
di Flavio Atzori
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Giovedì 23 Febbraio 2017, 11:48
E' rimasto in silenzio per parecchi mesi. Fuori dalla luce dei riflettori per oltre un anno, sognando l'occasione per il ritorno. No, non una qualsiasi, ma quella giusta. Anche perché, dopo aver sfiorato la conquista del titolo per ben due volte ed essere caduto nell'oblio, serviva la partner giusta. Eccola quindi per la stagione 2017: rossa, italiana, bolognese e desiderosa di riscossa. Marco Melandri e la Ducati Panigale si legano per un obiettivo comune: conquistare quel campionato Superbike tanto bramato, ma solo avvicinato.
E' pronto a dar battaglia fin dal primo Round di Phillip Island per sfilare la corona iridata a Johnny Rea e la Kawasaki?
«Ripartire dopo così tanto tempo non è stato semplicissimo, ma la Panigale mi ha messo subito a mio agio: è stato un inverno di prove positivo. Ci siamo trovati subito bene e questa Ducati si adatta a diversi stili di guida: da quello più aggressivo del mio compagno Davies al mio, più pulito e rotondo. Dobbiamo solo migliorare un po' il grip al posteriore, sopratutto a centro curva».
 
Anche per il 2017 sarà una lotta a due tra Kawasaki e Ducati?
«Teoricamente per il campionato sarà una lotta a due, ma credo che quest'anno possa tornare lo spirito Superbike degli albori: tanti piloti in grado di lottare per la vittoria. C'è la Yamaha, la Honda con la nuova moto, senza dimenticare l'Aprilia».
L'altro lato del box Ducati ha le sembianze di un ragazzotto alto, educato, biondo e dai modi gentili: Chaz Davies. Dopo le tante vittorie del 2016, sarà lui il tuo primo avversario?
«Si, sulla carta lui parte favorito, io dovrò rimontare nelle gerarchie, dovrò farmi notare. Fortunatamente abbiamo un buon rapporto al di fuori delle gare».
In molti vedono questa nuova avventura come una sorta di ultima spiaggia, nonostante tu abbia 34 anni e non 40.
«Non voglio pensarla in questi termini, preferisco vivere la giornata. Credo più che altro che questa sia un'opportunità in sè. Credo che la moto sia nella sua piena maturità, nel suo momento migliore di sviluppo e si adatta perfettamente alla mia guida. E poi mi trovo molto bene con la squadra».
Gli ultimi test sono stati positivi per Melandri e Ducati: secondo posto ad un soffio proprio da Johnny Rea. Le gare però (sabato e domenica alle ore 05:00 italiane) saranno tutta un'altra storia.
«Il primo round è sempre un po' particolare. Non penso farà vedere i valori effettivi del campionato. Per quanto mi riguarda è un'ottima pista su cui partire, sono proprio contento di iniziare qui a Phillip Island. E' vero, è tanto che non affronto una gara ed è importante essere abituati nella lotta corpo a corpo, specialmente in Superbike. Però mi sento bene, ho le giuste sensazioni. E poi, una volta spento il semaforo, il passato non conterà più nulla».