Il domino dei piloti: Massa torna in pista e lancia Bottas alla Mercedes

Il domino dei piloti: Massa torna in pista e lancia Bottas alla Mercedes
di Claudio Russo
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Mercoledì 21 Dicembre 2016, 12:41
Radio paddock non tradisce mai. Da giorni ormai circolava la voce di un possibile rientro di Felipe Massa alla Williams. Ed ora è praticamente fatta: il brasiliano tornerà a correre con il team di Grove. Il suo abbandono della Formula 1 è durato solo due mesi. Gareggerà nel 2017 fianco del diciottenne debuttante canadese Lance Stroll, figlio di un ricchissimo imprenditore, dopo aver vinto quest'anno il campionato di Formula 3. Questa la prima notizia. L'altra, ancora più importante, anche se non è una sorpresa, riguarda Valtteri Bottas che dalla stessa Williams passerà alla Mercedes al posto del pensionato mondiale Nico Rosberg. Un'operazione condotta dalla squadra tedesca che ha certamente fatto un notevole sconto al team inglese per fornirgli i motori. Un risparmio tale che ha consentito alla squadra britannica di offrire a Massa un ingaggio di 6 milioni di euro, al quale il pilota potrà anche aggiungere qualcosa con i propri sponsor. Una proposta irrinunciabile. Anche perché in verità Felipe non se ne era andato per sua volontà, ma bensì per essere stato scaricato.

COME UN EROE
Una storia bellissima, comunque. Massa se ne era andato salutato come un eroe, pur non avendo mai vinto un titolo, ma dopo aver comunque conquistato il cuore degli appassionati. Come non ricordare quella camminata ai box, dopo essere stato costretto a ritirarsi per la rottura della sua monoposto nell'ultima gara disputata nel circuito di casa a San Paolo. Lui che piangeva come una fontanella, la torcida, la folla dei fans ad acclamarlo dagli spalti, gli abbracci, le pacche sulle spalle dei meccanici e dei dirigenti di tutte le squadra. l'incontro commovente ai box con la moglie Raffaella e il figlioletto Felipinho. Cose d'altri tempi come se fossero state scritte da Edmondo De Amicis, quello del libro «Cuore». Un ritorno importante. Perchè Massa, 35 anni compiuti in aprile, è un gran pilota. Non ha vinto un Mondiale come avrebbe potuto nel 2008 quando venne beffato da Hamilton nel GP del Brasile. Ne ha consegnato uno nel 2007 al compagno di squadra Raikkonen in Ferrari, molte volte si è preso la soddisfazione di battere Schumacher. Ha avuto anche sfortuna, come nel 2009 quando venne colpito sul casco a Budapest da una molla staccatasi dall'auto di Barrichello. Incidente a causa del quale rischiò di perdere un occhio, ma seppe recuperare. Quattro anni dal debutto in F1 alla Sauber, otto a Maranello e tre con la Williams. Undici vittorie e 41 podi. Ma a dimostrazione di essere molto veloce ha al suo attivo 16 pole position. Bentornato.

FONDISTA MANCATO
Valtteri Bottas, finlandese di Nastola, borgo di circa 15 mila anime, accorpato da qualche tempo alla città di Lahti, dove avrebbe avuto più possibilità di diventare un campione con gli sci da fondo, non ha ancora vinto molto sinora se non un campionato di GP3 nel 2011. E' nel pieno della maturità (27 anni) e vanta 11 podi. Corre in F1 dal 2013 preso dalla Williams per sostituire Bruno Senna. E' certamente un pilota grintoso, un mastino. Massa dopo il suo provvisorio ritiro, aveva detto di lui: «E' veloce e costante, avrà un grande futuro in F1, ma avrà bisogno di un'auto competitiva». Ebbene, l'ha avuto, la Mercedes. Vedremo cosa ne penserà Hamilton il quale, comunque, ha sempre sostenuto che non si preoccupa dei compagni di squadra. Ma non lo era nemmeno con Rosberg.
 
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