Moto Gp, Italia terra dei motori

Moto Gp, Italia terra dei motori
di Flavio Atzori
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Lunedì 5 Giugno 2017, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 10:46

ROMA La chiamano la Terra dei motori, quel luogo dove la passione per pistoni e cilindri te la ritrovi fin dentro la culla, simbolo di un'Italia che vince, capace di portare in alto il tricolore nel mondo. Ieri al Mugello, i figli di quella terra hanno fatto risuonare l'Inno di Mameli per ben tre volte: Dovizioso, Pasini, Migno: il Belpaese conquista quel triplete nelle due ruote dopo che a Cardiff la Vecchia Signora ha solamente sfiorato. E' un trionfo azzurro in piena regola, e se su quel triangolo verde Madrid diventa capitale d'Europa con i Blancos, al Mugello la Spagna si deve accontentare delle briciole.
MINI VALE
Il primo squillo nella classe cadetta Moto3. Non vincevamo dal 2014 con Romano Fenati, quando l'ex pilota di SkyVR46 conquistò il primo posto con un sorpasso esterno all'Arrabbiata da far paura. Tre anni dopo è festa grande con Andrea Migno, anche lui targato SkyVR46. Sguardo simpatico, divertente, calata che riconosceresti lontano un chilometro, ma soprattutto una caparbietà degna di un campione, perché Migno non è mai stato considerato un fenomeno purissimo e forse non lo è nato, ma lo è diventato. E' l'emblema dello scudiero divenuto cavaliere Andrea, scommessa di Valentino Rossi che ha creduto in lui anche nei momenti più difficili. Ecco perchè la sua vittoria è il coronamento di un sogno, uno scudetto raggiunto con il lavoro giorno dopo giorno. Primo con la Ktm del team di Valentino Rossi, davanti a quel Fabio Di Giannantonio da Roma in sella al team Gresini compagine guarda caso di Misano Adriatico.
NEL NOME DEL SIC
In Moto2 è arrivato il capolavoro di Mattia Pasini. Non vinceva da gran premio del Mugello 2009 in cui duellò strenuamente sotto l'acqua contro Marco Simoncelli. Ieri ha compiuto un doppio sorpasso all'ultimo giro alla Casanova-Savelli e all'Arrabbiata da annali del motociclismo. Ha vinto di forza e rabbia nel nome del suo amico a cui ha dedicato una preghiera a mani giunte passata la bandiera a scacchi. Una vittoria, una coppa di valore e prestigio, conquistata in quel giro finale le cui emozioni possono essere rappresentate solo dalle lacrime di papà Pasini
CHE ROSSA!
Alle 14 di ieri poi, ecco l'evento più importante, quella MotoGP dei Campioni che si è colorata di Rosso Ducati sul podio. Andrea Dovizioso conquista il GP d'Italia, Danilo Petrucci terzo: il triplete è servito nonostante l'assenza sul podio di Rossi. Valentino, quarto al traguardo, aveva però già vinto la sua corsa riuscendo a prendere parte al fine settimana italiano, davanti a quella marea gialla di tifosi festante. Proprio il pubblico del Mugello (ieri record di presenze con 164 spettatori) ha completato questa festa italiana. Un pubblico fin troppe volte accusato talvolta anche a ragione - di inciviltà e fischi che nulla c'entravano con la purezza del motociclismo ma che ieri ha invece omaggiato come meglio non poteva i protagonisti del podio. Al Mugello ieri, l'Italia s'è desta; Dovizioso, Petrucci, Pasini, Migno, Di Giannantonio: sono questi i protagonisti del Triplete italiano.