MotoGp, l'intramontabile Rossi brilla sotto i riflettori di Losail

MotoGp, l'intramontabile Rossi brilla sotto i riflettori di Losail
di Matteo Morichini
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Lunedì 30 Marzo 2015, 05:49 - Ultimo aggiornamento: 13:48

Ventotto corone mondiali e trecentonovanta vittorie iridate in pista. La MotoGp più titolata di sempre illumina la notte del Qatar e nella prima prova del campionato la stella più brillante è quella dell'intramontabile Valentino Rossi, che al termine di un autentico capolavoro, chiude davanti alle Ducati di Dovizioso e Iannone in un podio dove sventola solo il tricolore come non accadeva dal 2006. Il Dottore, giunto al trionfo numero centonove in carriera (il quarto nel circuito di Doha) non vinceva la prima gara dell'anno dal 2010 e lo show del trentaseienne sotto i riflettori del Losail, è d'antologia del motociclismo.

Perché allo spegnimento dei semafori, quando il "Dovi" scatta bene dalla prima casella inseguito da Lorenzo e Iannone mentre Marquez esce ultimo dalla prima curva a causa di un contatto, quella di Valentino, partito ottavo e sfilato decimo, non sembrava una gran giornata.

Ma già nel secondo giro, con Jorge che balza in testa e il "Cabroncito" che recupera dieci posizioni, Rossi accende lo spettacolo con sorpassi in sequenza ai danni di Espargaro, Smith, Pedrosa ed Hernandez. Il primo spartiacque è alla settima tornata quando Marquez raggiunge Pedrosa, il Dottore si accoda al trio di testa e Dovizioso mette le ruote della GP15 davanti alla M1 di Lorenzo, che si riprende immediatamente la posizione. Davanti la battaglia è infuocata e gli avvicendamenti si susseguono incessanti. Il pilota di Tavullia svernicia la Ducati di Iannone nel tratto "guidato" che però è più veloce sul rettilineo. A metà gara è Lorenzo a guidare la corsa braccato da "Dovi" e Valentino. Il podio è una questione a quattro perche la Honda del campione del mondo in carica Marquez - che chiuderà quinto davanti a Pedrosa - ha preso troppo terreno nelle fase iniziali per completare la rimonta.

IL SORPASSO

A quattro giri dall'epilogo Rossi supera il compagno di squadra e s'incolla agli scarichi della "rossa" del forlivese. Nel frattempo Iannone è davanti a Jorge che perde incisività e termina quarto. Gli ultime due giri sono un omaggio al motociclismo con Valentino e il "Dovi" incollati in una sinuosa ed appassionante danza al limite. La Desmosedici è più stabile e veloce, la M1 percorre meno distanza in curva ed ha più spunto sul breve. In cinque chilometri di pura adrenalina fioccano sorpassi e controsorpassi fino a quando il Dottore riesce a prendere qualche metro di margine sulla GP15 che sul rettilineo si traduce in ossigeno puro. Nel parco chiuso, nonostante i ripetuti corpo a corpo sul filo del rasoio, tra i piloti italiani non c'è traccia di astio ma solo abbracci e sorrisi. La Ducati c'è, Valentino anche. L'Italia delle due ruote è tornata ad incantare.