Ventotto corone mondiali e trecentonovanta vittorie iridate in pista. La MotoGp più titolata di sempre illumina la notte del Qatar e nella prima prova del campionato la stella più brillante è quella dell'intramontabile Valentino Rossi, che al termine di un autentico capolavoro, chiude davanti alle Ducati di Dovizioso e Iannone in un podio dove sventola solo il tricolore come non accadeva dal 2006. Il Dottore, giunto al trionfo numero centonove in carriera (il quarto nel circuito di Doha) non vinceva la prima gara dell'anno dal 2010 e lo show del trentaseienne sotto i riflettori del Losail, è d'antologia del motociclismo.
Perché allo spegnimento dei semafori, quando il "Dovi" scatta bene dalla prima casella inseguito da Lorenzo e Iannone mentre Marquez esce ultimo dalla prima curva a causa di un contatto, quella di Valentino, partito ottavo e sfilato decimo, non sembrava una gran giornata.
IL SORPASSO
A quattro giri dall'epilogo Rossi supera il compagno di squadra e s'incolla agli scarichi della "rossa" del forlivese. Nel frattempo Iannone è davanti a Jorge che perde incisività e termina quarto. Gli ultime due giri sono un omaggio al motociclismo con Valentino e il "Dovi" incollati in una sinuosa ed appassionante danza al limite. La Desmosedici è più stabile e veloce, la M1 percorre meno distanza in curva ed ha più spunto sul breve. In cinque chilometri di pura adrenalina fioccano sorpassi e controsorpassi fino a quando il Dottore riesce a prendere qualche metro di margine sulla GP15 che sul rettilineo si traduce in ossigeno puro. Nel parco chiuso, nonostante i ripetuti corpo a corpo sul filo del rasoio, tra i piloti italiani non c'è traccia di astio ma solo abbracci e sorrisi. La Ducati c'è, Valentino anche. L'Italia delle due ruote è tornata ad incantare.