Rossi sbaglia stategia, Marquez vince e allunga

Rossi sbaglia stategia, Marquez vince e allunga
di Flavio Atzori
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Lunedì 7 Agosto 2017, 10:59
Una lunga impennata sul rettilineo in salita prima delle ultime due curve, poi quel gesto a mimare quasi un angelo e la dedica a chi, pochi giorni prima, aveva lasciato sgomenta quella grande comunità del motomondiale. Dietro di se, letteralmente il vuoto: il secondo, Pedrosa, era infatti distante oltre dieci secondi, Valentino a venti. Marc Marquez ha conquistato da dominatore solitario il gran premio di Brno omaggiando il compianto Angel Nieto, correndo alla sua maniera. L'astuzia, la furbizia, l'audacia impresse nella carriera del Campeon, sono state armi provvidenziali ieri per il portacolori Honda nel momento cardine del Gran Premio.
GOMMA MORBIDA
La vittoria di Marc è stata costruita paradossalmente su una scelta sbagliata. Lo spagnolo aveva montato una gomma morbida da bagnato in griglia di partenza. Sentiva di aver trovato così la giusta quadra, puntando a spingere forte fin dai primi giri in attesa che la pista - umida ma con il sole che timidamente faceva capolino - si asciugasse. Un azzardo vedendo le scelte degli avversari ed in effetti, dopo poche curve le difficoltà dello spagnolo erano palesi. La moto spinnava, pattinava con quella morbida al posteriore che, evidentemente, schiacciandosi in accelerazione, non offriva trazione. La scommessa non era stata fortunata. Un giocatore professionista come Marquez sa però che la fortuna la si può far volgere dalla propria parte. Mentre lottava con la propria Honda, ha capito prima degli altri che l'asfalto si stava asciugando prima del previsto. Rischiando un poco, si poteva azzardare un cambio moto anticipato; al resto, ci avrebbe pensato il suo talento. Ha rallentato, si è lasciato sfilare dagli ignari avversari per non farsi vedere, ed è entrato ai box.
GLI ERRORI
Così mentre Lorenzo, Rossi, Dovizioso, Pedrosa e Vinales continuavano imperterriti a girare al vertice, lo spagnolo rientrava in pista ultimo, guadagnando però qualcosa come dieci secondi al giro. E' stato proprio in quel momento che Marc ha praticamente vinto la gara. Sarebbe stato opportuno rientrare il prima possibile dunque, ed è stato proprio quello che diversi piloti, tra cui gli stessi Pedrosa, Vinales o Lorenzo hanno fatto il giro dopo, in un bailamme di cambi moto in pit lane che hanno portato anche alla caduta dello sfortunato Iannone. Tutti ai box dunque; tutti tranne Rossi e Dovizioso. Hanno atteso un ulteriore giro che ha decretato praticamente la fine delle loro speranze di poter lottare per il podio. Una volta rientrati in pista, entrambi erano fuori dalla zona punti, entrambi a oltre venti secondi da Marquez: un'eternità. Il talento, la determinazione e la velocità hanno posto rimedio certo, ma la sensazione di un'occasione sprecata è vivida: Rossi e Dovizioso hanno dato vita ad una rimonta entusiasmante, chiusa al quarto e sesto posto, dietro a Pedrosa, ottimo secondo, ed uno spettacolare Vinales, fermatisi un giro prima, bravo anch'egli a recuperare posizioni.
LO SCATTO
Brno dunque consegna la gloria a Marc Marquez, in un podio tutto spagnolo che omaggia Angel Nieto con il dito rivolto verso il cielo. Per il campione del mondo il successo in Repubblica Ceca è uno strappo in classifica generale che potrebbe rivelarsi fondamentale nel proseguo del campionato. Il mondiale del pilota Honda infatti, fino alla pausa del Sachsenring, era stata una lunga rincorsa tra alti e bassi, mentre ora il ruolo della lepre spetta proprio a lui con i suoi 154 punti, 14 in più di un Vinales che, in un fine settimana dalle tinte fosche, torna la domenica quella macchina da guerra apprezzata nella prima fase di stagione, con una serie di sorpassi all'esterno da puro fuoriclasse. Per Valentino Rossi e Andrea Dovizioso il discorso mondiale non è ovviamente precluso, ma i punti persi in questa maniera pesano non solo alla classifica, ma anche al morale. La rivincita però è dietro l'angolo: appuntamento tra sette giorni al Red Bull Ring.