Melandri, Andrea tragedia annunciata
«Noi piloti in pista come in guerra»

Melandri, Andrea tragedia annunciata «Noi piloti in pista come in guerra»
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Domenica 21 Luglio 2013, 16:39
MOSCA - Oggi qui non si doveva correre. La gara non si doveva svolgere, in pista non si vedeva nulla e dovevamo fermarci. Marco Melandri, che a Mosca ha vinto gara-1 del Gp di Superbike, corso dopo che c'era stato l'incidente ad Andrea Antonelli nella classe Supersport, polemizza dai microfoni di Eurosport con chi ha deciso che oggi nella capitale russa si dovesse gareggiare, nonostante la forte pioggia.



«Oggi la pista era impraticabile - dice ancora Melandri -, c'è un problema sicurezza ma è difficile fermare le corse». «La gara della Supersport non doveva partire - insiste Melandri -. Io ho cominciato ad alzare la mano e a chiedere la sospensione della gara di Sbk a due giri dalla fine per segnalare che c'era troppa pioggia: percorrevamo il rettilineo a metà gas. Purtroppo il problema è annoso e parte dal fatto che i piloti non vengono ascoltati dalla direzione di gara». «È da quando sono sbarcato in Motogp che chiedo l'attuazione di una safety commission che si riunisca in ogni gara - sottolinea Melandri -, come avviene in MotoGp, e discuta in maniera seria e costruttiva della sicurezza. Purtroppo però non si sono mai fatti passi in avanti in questo senso e anzi io che continuo a battere su questo tasto vengo definito il classico rompiscatole. Spero che ora questa orrenda tragedia faccia aprire gli occhi a tutti, i piloti devono essere maggiormente tutelati...».
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