L'ALTRO LATO DEL BOX
Maverick Vinales ad esempio. Talento purissimo classe 1995, con un nome che la dice lunga sulla sua natura. Lo scorso anno ha portato alla vittoria la Suzuki, convincendo i vertici Yamaha a prenderlo come sostituto di quell'Jorge Lorenzo volato verso Borgo Panigale. Lui finora ha risposto dominando i test invernali tra Valencia, Sepang, Phillip Island e Losail. Nella notte del deserto di Doha avrà tutti i riflettori puntati addosso. Condivide il box di Rossi, ma sembra non preoccuparsene troppo. Anzi, con un pizzico di spavalderia ha anche sottolineato come fino ad oggi non abbia mostrato tutto il suo potenziale. Chiamarlo sorpresa è oramai riduttivo, ma il giovane Top Gun dovrà dimostrare costanza di rendimento oltre che velocità.
MARQUEZ E LORENZO
C'è poi ovviamente Marc Marquez. A leggere l'anagrafe classe 1993 non lo diresti che questo ragazzo di Cervera ha già in bacheca cinque titoli mondiali. Un piccolo diavolo che negli ultimi test è sembrato l'unico in grado di tener testa a Vinales. Marquez-Vinales: potrebbe essere proprio questo il motivo principale del primo round stagionale, senza dimenticare però come Losail sia terreno di caccia per Ducati. Qui nel 2007 iniziò la cavalcata trionfale di Casey Stoner, con l'australiano che si ripetè con la Rossa anche l'anno seguente. Nel 2015 poi Iannone e Dovizioso portarono l'allora GP15 sul podio, lo scorso anno proprio il Dovi sfiorò la vittoria. E se invece fosse la volta di Lorenzo? Il maiorchino, è vero, si sta ancora adattando alla Desmosedici, ma a Losail ha già vinto quattro volte in carriera. Il profilo rimane basso, ma il sogno rimane quello di riservare un brutto scherzo ai rivali. Marquez, Lorenzo, Dovizioso, Pedrosa, Iannone. Tutti alla ricerca di quella bandiera a scacchi da vedere per primi. Saranno loro gli avversari di Rossi in quel di Losail. Per Valentino, la corsa a quell'agognato decimo titolo riparte da qui.
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