Nell'anno macchiato dall'incidente con frattura di tibia e perone prima di Misano, «ci sono state gare difficili come Jerez, Barcellona, lo Spielberg o Motegi - ha aggiunto - Il telaio? Il nostro problema è stato semplicemente l'usura dei pneumatici al posteriore. Cercando di risolvere i problemi del 2016, abbiamo creato nuove difficoltà». A giugno dovrà affrontare il bivio tra prolungamento e ritiro: «Dopo le prime gare parlerò con la Yamaha e vedremo. Se sarò competitivo a me piacerebbe continuare» ha ribadito di recente. In un futuro più lontano «sarà certamente interessante provare ad allestire un team in MotoGP. Ma questo è un mondo completamente diverso. Ci sarà anche bisogno di un costruttore - ha concluso Rossi - Per ora ci limitiamo alle classi minori per aiutare i nostri giovani piloti. Abbiamo iniziato quasi per caso con Simoncelli nella VR46 Riders Academy. Più tardi arrivò Morbidelli, poi mio fratello e Migno. Poi è nata la squadra».
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