Padovane da sogno: regalano
lo scudetto-bis con il Setterosa

Padovane da sogno: regalano lo scudetto-bis con il Setterosa
di Luca Ingegneri
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Lunedì 23 Maggio 2016, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 01:00
PADOVA - Dopo il basket con il Famila Schio e il volley con le Pantere (Imoco Conegliano) ancora le donne venete tricolori: le ragazze del Plebiscito Padova di pallanuoto campione d’Italia per la seconda volta consecutiva. Nella tana delle rivali, le ragazze di Posterivo hanno dominato con autorità la finale mettendo in mostra ancora una volta una fase difensiva perfetta, con Laura Teani prodigiosa in almeno quattro occasioni. Ridotto al minimo il potenziale offensivo della Waterpolo Messina con il capocannoniere Garibotti (63 reti in regular season) mai pericoloso. La Lantech ha dominato dall’inizio nonostante l’assenza della giocatrice più rappresentativa (Elisa Queirolo operata il 6 maggio per un distacco della retina) e il caloroso pubblico della piscina dei Cappuccini che ha provato a sostenere le padrone di casa nei disperati tentativi di rimonta: 4-6 il finale. Scudetto vinto di squadra, come nella tradizione di un gruppo che ha fatto del carattere e della coesione i suoi marchi di fabbrica.
Il Plebiscito dimostra subito di voler fare sul serio. E’ Martina Savioli a sbloccare la gara dopo un minuto e mezzo con una conclusione che sorprende Gorlero. Il primo quarto è il festival di pali e traverse (tre per le padrone di casa, uno per la Lantech) ma è soprattutto lo show di Laura Teani che nega la gioia della rete per due volte a Zablith, dai due metri e in perfetta solitudine, e ad Aiello, autrice di una pregevole "beduina". Messina trova l’unico pareggio in apertura della seconda frazione con Gitto ma le padovane riprendono immediatamente a menare le danze. Martina Savioli è fermata dal palo, poi ci pensa Barzon a siglare il raddoppio. La Waterpolo fatica in attacco e le ragazze di Posterivo insistono: dopo la traversa colta da Dario ci pensa Laura Barzon a confezionare il tris. I millecinquecento tifosi assiepati sugli spalti iniziano a spazientirsi.
Due reti di vantaggio alla pausa lunga rappresentano un buon viatico ma Padova ha il merito di insistere: è Letizia Lascialandà dal lato destro a trovare la quarta rete. Messina sente la pressione di una gara che sta sfuggendo di mano. È però Morvillo con una deviazione sottomisura a tenere a galla le peloritane. Il pubblico incita le sue beniamine e polemizza con Posterivo che rimedia pure un cartellino giallo, dopo un gesto plateale verso i tifosi. La Lantech serra le fila, difende con ardore e Teani ci mette ancora del suo negando il gol a Bosurgi. Poi il capolavoro lo confeziona Martina Savioli, autentica trascinatrice della squadra, che indovina una fuga vincente freddando Gorlero per il 5-2. 

Ci sono da difendere tre reti nell’ultimo quarto ma c’è ancora da soffrire perché Radicchi indovina subito una perfetta palombella che si insacca alle spalle di Teani. Padova serra le fila in difesa e non consente alle padrone di casa di sfruttare due superiorità numeriche consecutive. E’ancora il portiere biancorosso a vestire i panni della protagonista bloccando le conclusioni di Radicchi e Garibotti. Il suggello alla gara perfetta lo mette Millo: la sesta rete a 2’28" dalla fine significa tricolore. E la successiva segnatura di Bosurgi non cambia il destino di una finale che Padova ha meritato e conquistato con una fantastica prova d’insieme. Il tuffo in piscina dell’intero staff è il preludio ai festeggiamenti. 
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