Ancora un arresto preventivo per presunto terrorismo in Brasile, a otto giorni dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro: Chaer Kalaoun, brasiliano di origine libanese, è finito in manette la notte scorsa a Nova Iguacu, frazione alla periferia nord-ovest di Rio.
Il giovane - che era già monitorato da Cia e Fbi - collocava su internet messaggi di sostegno allo Stato Islamico. Secondo la polizia, era pagato da Isis per reclutare adepti nel Paese sudamericano.
Kalaoun avrebbe cominciato a simpatizzare con i gruppi terroristi nel 2013, quando visitò la nonna in Libano. Nell'occasione, pubblicò sul web sue foto con un fucile in mano e video in cui mostrava come azionare un detonatore. Nel 2014, l'uomo ritornò in Brasile e fu visto con bandiere dello Stato Islamico. Venne addirittura arrestato dalla polizia federale durante la Coppa del mondo di due anni fa, dopo che le forze dell'ordine scoprirono che aveva comprato un'arma automatica. Kalaoun si trova adesso nel carcere di Agua Santa, nella zona nord di Rio. Il suo è il tredicesimo arresto compiuto in Brasile dalla settimana scorsa, quando altre 12 persone sono finite in manette, nell'ambito dell'operazione 'Hashtag', a seguito dell'intercettazione di messaggi in cui veniva ipotizzato un attentato terroristico durante le Olimpiadi, al via il prossimo 5 agosto nella metropoli carioca.
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