Scherma, gli azzurri della spada d'argento: la Francia trionfa in finale

Scherma, gli azzurri della spada d'argento: la Francia trionfa in finale
di Gianluca Cordella
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Lunedì 15 Agosto 2016, 00:13 - Ultimo aggiornamento: 03:21
dal nostro inviato RIO DE JANEIRO L'argento è sempre lì, in bilico tra l'oro perso e il bronzo migliorato. Tra delusione e gioia. Quello che si mette al collo all'Arena Carioca 3 l'Italia della spada maschile a squadre appartiene senza dubbio alla seconda categoria. Certo, si può partire dalla sconfitta netta in finale contro i fortissimi francesi Daniel Jerent, Yannick Borel e Jean-Michel Lucenay, 45-31 in cui gli azzurri non sono mai stati a contatto. Ma sarebbe sminuire l'impresa di quattro atleti - Paolo Pizzo, Marco Fichera, Enrico Garozzo e Andrea Santarelli - che hanno riportato la spada a squadre uomini in una finale olimpica a sedici anni di distanza dall'oro vinto a Sydney 2000 da Mazzoni, Milanoli, Randazzo e Rota.

Bello il cammino degli azzurri fino alla finale. Travolta subito la Svizzera, che non battevamo da un po'. Poi, in semifinali, 12 stoccate di divario rifilate all'Ucraina campione del mondo. C'è di che andare fieri perché, alle spalle di Pizzo, leader carismatico di questa formazione, c'è una squadra giovane che con Enrico Garozzo e, soprattutto, con il 23enne Marco Fichera, potrà fare ancora cose importanti.

Esulta la Sicilia, terra natia di tre dei quattro cavalieri d'argento (il solo Santarelli è "straniero", di Foligno) e fucina di talenti che hanno fatto volare la nostra scherma a Rio anche con Rossella Fiamingo e Daniele Garozzo, fratello di Enrico. Già, per loro sarà una festa particolare: torneranno tutti e due in Italia con una medaglia. Sono loro, al momento, i veri Fratelli d'Italia.
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