Presidenti e star di Holliwood per l'ultimo saluto a Muhammad Ali, la leggenda della boxe

Presidenti e star di Holliwood per l'ultimo saluto a Muhammad Ali, la leggenda della boxe
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Sabato 11 Giugno 2016, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 18:54

Siamo colpiti da tanto amore»: così la vedova di Muhammad Ali, Lonnie, intervendo alla cerimonia funebre in corso a Lousville, in Kentucky, per ricordare il campione.

La moglie. «Abbiamo ricevuto migliaia di messaggi, in tutte le lingue e da tutte le parti del mondo», ha aggiunto la donna, accolta sul palco dall'urlo ' Ali, Alì, scandito dai 20 mila partecipanti alla veglia.


Il presidente Obama. «Muhammad Ali è stato l'America. Muhammad Ali sarà sempre l'America»: lo afferma Barack Obama nel messaggio letto alla cerimonia funebre. «L'uomo che celebriamo oggi - prosegue Obama - non è solo un pugile, un poeta o un agitatore, o un uomo di pace. Non era solo un musulmano o un afroamericano o un bambino di Louisville. Non è stato solo il più grande di tutti i temi. Era Muhammad Ali». Per il presidente americano Ali ha rappresentato le libertà fondamentali dell'America, da quella di religione a quella di parola. « Ali - si legge ancora nel messaggio dell'inquilino della Casa Bianca - ha ispirato anche un bambino con un nome strano. E gli ha fatto credere che poteva diventare qualunque cosa, anche presidente degli Stati Uniti». Quel bambino era Barack Obama.

L'ex presidente Usa Clinton. « Ali ha sempre agito per quello in cui credeva. Convinto che nè la sua razza nè la sua fede avrebbero potuto privarlo di decidere la sua storia»: questo il ricordo di Bill Clinton, il cui intervento chiude la cerimonia interreligiosa di Lousville in onore di Muhammed Ali.

La cerimonia. Una folla di decine di migliaia di persone, bianchi e neri, ha salutato il passaggio del corteo funebre di Muhammad Ali, al suo passaggio attraverso Louisville in Kentucky, la città natale del grande campione di boxe diventato anche un simbolo della lotta per i diritti civili degli afroamericani. Molti gridavano « Ali, Alì!, altri agitavano cartelli con il suo nome o lanciavano fiori al passaggio del convoglio.

La bara è stata issata sul carro funebre da familiari del defunto, ma anche dall'attore Will Smith, che lo impersonò in un film, e dai pugili Mike Tyson e Lennox Lewis. Il percorso del convoglio, attraverso due ali di folla, è stato studiato per toccare la casa dove nacque 74 anni fa il campione, la scuola che frequentò, allora segregata, il Muhammad Ali Center, il Kentucky Center for African-American Heritage e la strada che porta il suo nome, il Mohammed Ali Boulevard.

Dopo l'inumazione al cimitero in forma privata è stata prevista una cerimonia funebre interreligiosa aperta a tutti in un grande centro sportivo. L'elogio funebre è stato affidato a diversi oratori, fra cui l'ex presidente americano Bill Clinton, l'attore Billy Crystal, il giornalista sportivo Bryant Gumbel, la figlia dell'attivista per i diritti civili degli afroamericani Malcolm X, Attallah Shabazz.

Sono intervenuti anche la moglie della leggenda della boxe, Lonnie, e le figlie Maryum e Rasheda. Fra le personalità presenti c'erano il re di Giordania Abdullah II, il presidente del Comitato Olimpico internazionale Thomas Bach, il leader della Nazione dell'Islam Louis Farrakhan e gli ex avversari di Muhammad Ali sul ring, Louis Foreman e Larry Holmes.

Migliaia di persone hanno partecipato ieri ad una preghiera islamica per il defunto. Nato Cassius Clay, il pugile aveva assunto il nome di Mohammad Ali dopo la conversione all'Islam.

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