L'ex tecnico del Rieti Di Napoli
coinvolto nel calcioscommesse

Arturo Di Napoli
di Christian Diociaiuti
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Martedì 19 Maggio 2015, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 20:40
RIETI - L'ex tecnico del Rieti Arturo Di Napoli coinvolto nel calcioscommesse. Maxi operazione sul calcioscommesse in serie D (il girone del Rieti non è coinvolto) e Lega Pro da stamattina: cinquanta fermi, quasi ottanta indagati e trenta club coinvolti tra la vecchia serie C e l’Interregionale. Tra i coinvolti è spuntato anche il nome di una figura conosciuta nell’ambiente calcistico cittadino, Arturo Di Napoli, allenatore del Rieti tre stagioni fa. Di Napoli non è nell’elenco dei fermi, ma figura tra le persone coinvolte nell’indagine coordinata dalla Dda di Catanzaro.

RIETI NON C'ENTRA NULLA

I fatti, ovviamente, non riguardano il suo periodo al Rieti - prima esperienza da allenatore per l’ex stella del Messina - ma il periodo sulla panchina del Savona. Esperienza col club di Lega Pro terminata a fine dicembre 2014. Ora il tecnico milanese si trova a Malta, sulla panchina del Vittoriosa Stars.

LA CARRIERA DI "RE ARTU'"

"Re Artù", iniziò la sua carriera di allenatore il 13 luglio 2012, proprio allo Scopigno. Si dimise dal ruolo di tecnico degli amarantocelesti il 22 novembre. Ad agosto 2013 la panchina a Riccione (coi noti problemi societari), poi il Savona e infine il Vittoria Stars.

UN ARRESTO CHIAVE NELLA VICINA L'AQUILA

E l’inchiesta sul calcio scommesse figura anche la vicina città de L’Aquila. Tra gli arrestati dell'inchiesta sul calcioscommesse che ha coinvolto Lega Pro e serie D c'è il direttore sportivo Ercole Di Nicola, originario di Atri (Teramo), responsabile dell'area tecnica dell'Aquila calcio. Secondo quanto appreso da fonti investigative, è stato fermato nelle prima ore della mattina a Venezia. Di Nicola sarebbe uno degli uomini chiave dell'inchiesta. Secondo quanto appreso non ci sono indagati tra i rappresentanti della proprietà del club e tra il resto della dirigenza. L'Aquila come società non è coinvolta a livello penale.

LE ACCUSE

L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Catanzaro e dallo Sco di Roma. L'accusa per i coinvolti è di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Sono 50 i fermi, oltre 70 gli indagati. Oltre 30 le squadre coinvolte. Perquisizioni sono in corso nelle sedi di diverse squadre. Tra i fermi anche persone legate alla ndrangheta.