Almeno in 700 da Rieti a Forlì
con la speranza di finire in serata

Gli Old Fans
di Emanuele Laurenzi
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Venerdì 12 Giugno 2015, 23:55 - Ultimo aggiornamento: 13 Giugno, 07:46
RIETI - Ricordando il passato, sperando di rivivere una notte come quella del 22 aprile 2007 a Pesaro, affidandosi alla cabala. La Rieti della palla a spicchi sogna nel giorno di un altro grande esodo, con una marea amarantoceleste in viaggio lungo la E45. Il grande giorno è arrivato e stamattina saranno oltre 700 i reatini che prenderanno la direzione di Forlì per la partita che può valere il ritorno in serie A: palla a due alle 17.30, prima gara della Final Four che mette la Npc Prometeo di fronte ad Agropoli. E i reatino non vogliono neanche pensare all’ipotesi di tornare in campo domani.

IL PASSATO
La mente corre all’ultimo grande esodo, quello di poco più di 8 anni fa, quando un migliaio di reatini partirono per Pesaro. Contro ogni logica, con tutti i numeri che davano Rieti sconfitta, il popolo amarantoceleste chiuse gli occhi e provò a sognare. Poi la gara, Caserta che cade a Pavia, il supplementare di Rieti contro Pesaro, un secondo e 80 sul cronometro, Fultz che sbaglia la tripla e...si sa come finì. Ripartono da lì i sogni dei reatini. Che si affidano anche alla cabala. Le vittorie del passato, quelle delle promozioni, sono sempre state colte lontano da casa. L’unica interna, fu quella contro Trapani del 2003. Vittoria per la Legadue in quello che allora si chiamava PalaLoniano: si giocò alla vigilia della festa di Sant’Antonio, santo al quale i reatini sono molto devoti ed oggi è proprio il giorno della ricorrenza. E poi c’è la scaramanzia, quella che ha portato tanti, presidente Cattani in testa, a non prenotare un hotel in Romagna per stanotte, convinti che si tornerà in città a festeggiare all’alba. Cabala e scaramanzia, ricordi e speranze. Rieti sogna come ai bei tempi, perché la febbre del basket è tornata e oggi saranno almeno 700 a gridarlo fino a Forlì.
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