Rieti, PalaSojourner: è necessaria
una casa sicura per la serie A2

PalaSojourner
di Emanuele Laurenzi
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Lunedì 15 Giugno 2015, 06:01 - Ultimo aggiornamento: 15:04
RIETI - Ufficializzare quale sarà la casa nella Npc per la prossima stagione sportiva. Nel momento della festa per il ritorno in Legadue di una squadra che porta il nome di Rieti, il nodo PalaSojourner rischia di rovinare la gioia. Lo sa bene il presidente Giuseppe Cattani che, come aveva annunciato, in queste ore organizzerà una conferenza stampa per annunciare i suoi obiettivi futuri, ma anche per fare il punto sul palazzetto dello sport. «Ciò che dobbiamo fare mi è chiaro - spiega Cattani - e cominceremo subito a lavorare per la squadra del prossimo anno. Quello che dobbiamo chiarire è l'aspetto legato alla nostra casa». La questione PalaSojourner aveva tenuto banco a lungo nei mesi scorsi e, in un momento della stagione, si era rischiato persino di arrivare ad una chiusura dell'impianto.

LE PAROLE DEI POLITICI
Erano state create le condizioni per arrivare fino alla fine della stagione e ora i nodi vengono al pettine. Tra sabato e ieri, nel momento della festa, sono arrivati comunicati stampa a pioggia da vari politici: il sindaco Simone Petrangeli, l'assessore allo sport Vincenzo Di Fazio, il presidente del consiglio comunale Giampiero Marroni, quello della Provincia Giuseppe Rinaldi, il consigliere regionale Daniele Mitolo e via via altri. La speranza è che questa levata di scudi porti tutti a impegnarsi per una soluzione. Cattani è sempre stato molto chiaro: non ha mai chiesto soldi alle istituzioni, né favoritismi, ma vorrebbe conoscere il suo destino. Tra le ipotesi, quella che sembrerebbe più gradita, sarebbe l'affidamento totale alla Npc del PalaSojourner.
Restando sul tema politici e palazzetto, ieri l'ex presidente della Provincia, Fabio Melilli, su facebook ha ricordato la ristrutturazione dell'impianto di 11 anni fa. Un post che ha scatenato polemiche extra sportive, con utenti che hanno chiesto ai politici di dare risposte sulle altre emergenze locali, dal lavoro in poi, per molti aspetti più stringenti.