Non usa giri di parole né mezzi termini la presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi: «Se dipendesse da me, vieterei l’asporto degli alcolici in tutto il Centro». Nei giorni in cui Milano è pronta a mettere in atto la stretta “anti-movida”, con lo stop alla vendita di qualsiasi genere (drink ma pure gelati) a partire dalla mezzanotte in dodici quartieri – da corso Garibaldi a corso Como –, anche la Capitale ma in primis l'amministrazione con la più alta incidenza del fenomeno inizia a guardare all'estate in arrivo. Quella stagione che da anni, e non senza criticità, fa riempire decine e decine di piazze. «Ho avanzato la richiesta di un confronto in Prefettura – spiega la presidente Lorenza Bonaccorsi – che sia utile a vagliare una serie di misure in vista della prossima stagione». A suo dire, più che lo stop alla vendita di prodotti o drink andrebbe vietato l’asporto, quello strumento consentito agli esercizi di pubblica somministrazione anche per gli alcolici ma solo con bicchieri di plastica. A chiederlo sono soprattutto i residenti: «La situazione è fuori controllo e c’è bisogno di mettere un freno», sottolinea Viviana Di Capua, presidente dell’Associazione abitanti del centro storico. Ad oggi le disposizioni in vigore permettono alla polizia locale di sanzionare anche il consumatore che si trova in strada oltre l’orario consentito e proprio in ragione delle multe elevate negli ultimi mesi è chiaro come il problema sia reale. Solo il 26 gennaio, in pieno inverno e solo a Trastevere, i vigili urbani elevarono cinquanta multe in una sera.
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Le emergenze
Non è un problema solo di decoro per quanto l'Ama si trovi poi con puntualità ogni fine settimana «a raccogliere centinaia di bicchieri vuoti – spiega ancora la presidente – nelle strade» e pure su scalinate di pregio nonché nelle vicinanze di condomini e cortili privati.
Il deterrente
Per il momento è solo un'idea lanciata proprio dalla presidente del I Municipio ma non è detto che non si arrivi a discutere seriamente e nel merito l'ipotesi di circoscrivere, ridurre se non proprio azzerare la vendita da asporto. A guardarla dal punto di vista di chi governa un territorio, grande come una cittadina di provincia, non si danneggerebbero i locali dal momento che gli stessi potrebbero continuare la somministrazione «purché ai tavoli» aggiunge ancora la Bonaccorsi. Nelle prossime settimane si farà il punto mentre già il Comando generale della polizia locale è pronto a rafforzare i controlli e le verifiche in ottica “anti-movida” sui locali e discoteche del litorale prevedendo un piano di pattuglie dislocare sulle arterie che da Roma portano al mare e che, proprio durante il fine settimane, saranno posizionate con rilevatori di velocità ed etilometri per scongiurare gli incidenti, anche mortali, del sabato sera.