Appio Claudio, la protesta delle mamme della primaria "Guidi": «No alla classe in più». Rivolta alla Montessori

Appio Claudio, la protesta delle mamme della primaria "Guidi": «No alla classe in più». Rivolta alla Montessori
di Federica Pozzi
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Giovedì 28 Marzo 2024, 08:27

Non ci stanno i genitori dei bimbi della scuola primaria Montessori "Flaminia Guidi" di via Lemonia, nel quartiere Appio Claudio. La richiesta fatta dalla preside, Roberta Villani, all'ufficio scolastico regionale di una seconda sezione di classe prima a partire dal prossimo anno metterebbe in discussione gli spazi creati su misura per un certo numero di bambini. «L'istituto, che è pubblico, da 70 anni è un riferimento per l'applicazione del metodo in Italia e all'estero e tale deve rimanere», dicono mamme e papà che ieri mattina hanno protestato "armati" di cartelloni, fuori alla sede della presidenza dell'Istituto comprensivo Parco degli Acquedotti, di cui la primaria fa parte. «Flaminia crea, la preside distrugge», si legge su una delle scritte esposte dai genitori. Il riferimento è proprio a Flaminia Guidi, allieva diretta di Maria Montessori, la quale ha progettato «scientificamente gli ambienti per cinque classi».

LE CRITICITÀ

La decisione della preside, presa in autonomia, sottolineano i genitori infuriati che sono venuti a sapere della sua richiesta all'ufficio regionale a cose fatte, sarebbe stata maturata dopo un aumento delle richieste di iscrizione. «Lo spazio della sede prevede due ambienti funzionali all'applicazione del metodo che ad un occhio inesperto possono sembrare luoghi da dover occupare», spiega una delle mamme, rappresentante di istituto dei genitori. «Ma quegli spazi - sottolinea - sono funzionali alla libera circolazione dei bambini dentro la scuola, che non prevede classi separate ma una contaminazione tra le varie età». «La richiesta di una nuova prima ci allarma perché, parlando anche con le docenti, l'applicazione del metodo viene meno e si va verso una didattica frontale», aggiunge la donna.
La protesta di ieri mattina arriva dopo un incontro avuto dai genitori con la preside, la quale, nonostante abbia ascoltato le perplessità di mamme e papà, ha confermato la volontà di proseguire con l'inserimento di una nuova classe. Non solo. Uno dei requisiti affinché la richiesta vada a buon fine «è che ci sia un docente certificato dall'Opera nazionale Montessori, che non è una cosa scontata perché la graduatoria è a sé e gli insegnanti sono pochi», spiega una mamma. La dirigente scolastica non tornerebbe indietro neanche in questo caso. La nuova sezione verrebbe introdotta, quindi, ma sarebbe di tipo tradizionale.
Quindi, oltre alla protesta di ieri mattina e al precedente incontro con la preside, i genitori hanno consultato anche l'Opera nazionale Montessori, l'ente di vigilanza del metodo, che ha inviato una lettera alla dirigente scolastica e all'ufficio scolastico regionale, sostenendo i timori di mamme e papà dell'istituto: «Uno dei motivi per cui il metodo Montessori trova una eccellente realizzazione nella scuola Flaminia Guidi è l'adeguatezza degli spazi, che permettono di vivere pienamente tanti aspetti della proposta montessoriana. La presenza di una ulteriore classe nel plesso renderebbe problematica questa realizzazione».

CONDIVISIONE DEGLI SPAZI

La prima e la seconda elementare condividono ora uno spazio unico, separato solo da un mobile, funzionale per far imparare i piccoli dai più grandi che hanno a loro volta come tutor i bambini della quinta. «Se le due prime condividessero quello spazio, non ci sarebbe più confronto con i bambini più grandi, di qui il venir meno della metodologia», aggiunge la rappresentante dei genitori.
«Solitamente le scuole montessoriane sono private, la nostra è pubblica e nonostante questo è un unicum.
Ci stiamo muovendo non solo per i nostri figli ma anche per preservare questa eccellenza», conclude la donna.

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