Ostia, partenza a ostacoli: la stagione estiva a rischio tra chiusure ed erosione

Ostia, partenza a ostacoli: la stagione estiva a rischio tra chiusure ed erosione
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Sabato 4 Maggio 2024, 07:25

Le prove generali sono finite. Domani parte l’estate di Ostia e grazie alla giornata di sole, dopo giorni di “burrasca” primaverile, si prevede l’assalto al mare tra stabilimenti divorati dall’erosione, blitz anti-abusi e concessioni ritirare con conseguente chiusura degli impianti. La stagione del Lido è a singhiozzo, con buona pace degli abbonati “storici” che hanno versato anche la quota per garantirsi cabina, lettini e ombrelloni fino al 30 settembre.

IPOTESI RIMBORSI

«In realtà si tratta di semplici caparre - spiega Massimo Muzzarelli, presidente Federbalneari e titolare dello Sporting Beach, uno dei lidi costretto dal Campidoglio alla chiusura - che siamo pronti a restituire. Ma confidiamo nella giustizia amministrativa. Il 14 maggio il Consiglio di Stato si pronuncerà e speriamo di poter proseguire con la stagione». Una situazione delicata. D’altronde il Campidoglio è stato chiaro: «Lotta agli abusi per ripristinare la legalità e recupero dei canoni non versati». Per gli irregolari è scattata così la tagliola: cinque le concessioni revocate. Tra questi, gli impianti storici come Kursaal e Sporting Beach. Il primo aveva già annunciato la fine delle attività, con le mareggiate invernali, riducendo a un “fazzoletto” la distesa di arenile. Cala così il sipario su uno dei simboli del Lido. Il trampolino che svetta dalla Colombo, per chi dal centro della Capitale si dirige verso il mare, chiuderà per sempre. Un pezzo di storia anche del nostro Paese, visto che fu scelto da Federico Fellini come set dei Vitelloni. Di quel tratto di spiaggia dove passeggiava Alberto Sordi, oggi è rimasto ben poco. Senza considerare che su quella porzione di costa è ancora in vigore il divieto della Capitaneria di Porto. Spiaggia «interdetta» per motivi di sicurezza. Stop anche a tuffi e alla navigazione. Sotto la lente di ingrandimento della task force “spiagge” voluta dal Campidoglio, poi sono finiti La Casetta, il ristorante Kelly’s e il Jumbo village. Resta al palo anche lo Sporting Beach: «Siamo pronti a trovare un accordo per saldare i contenziosi aperti - continua Muzzarelli - considerando che ci sono dei vizi di forma, come la mancata applicazione della formula della “ridotta capacità economica” delle imprese, considerato che l’erosione ci ha danneggiati pesantemente da anni». «Dopo molti anni - fa sapere Tobia Zevi, assessore capitolino al Demanio - Roma Capitale ha finalmente iniziato a occuparsi del suo mare, sulla base di un impegno preso dal Sindaco Gualtieri fin dal programma con cui è stato eletto.

Noi vogliamo migliorare i servizi per le persone, tutelare l'ambiente e rispettare legalità e trasparenza. Per farlo non basta un lavoro di poche settimane: servirà un impegno dei prossimi mesi e anni, passo dopo passo. Lo metteremo in campo in sinergia con le altre istituzioni coinvolte, senza fare la guerra a nessuno, ma senza neanche tollerare ciò che è accaduto in passato, e dunque inaugurando una nuova visione, anche culturale, nel rapporto tra la Roma e il suo mare». Restano poi altri nodi da sciogliere. A partire dalle concessioni. È stato proprio il presidente del X Municipio Falconi a ribadire, nel corso del sopralluogo con il sindaco a Ostia Ponente, che per gli atti ormai scaduti ci sarà una proroga «di fatto» e non reale. Nessun atto formale scritto, per intenderci. L’obiettivo è quello di poter garantire la stagione con tutti i servizi. Corsa contro il tempo a Castel Porziano e Capocotta. Le spiagge più amate (e frequentate) da romani e turisti. I gestori dei chioschi dei Cancelli - che potranno riaprire grazie a un accordo di project financing con Roma Capitale - avranno le serrande abbassate questo fine settimana. E avrebbero mal digerito la decisione del Comune di affidare loro la pulizia dei bagni, parte di quella della spiaggia e il servizio di assistenza bagnanti. Altra emergenza di questa estate 2024. I bagnini è sempre più difficile reperirli, tanto chi prova ad affidarsi ai social. «Dopo 5 mesi, le nuove strutture capitoline ancora non conoscono la perimetrazione del demanio, le pertinenze demaniali, gli importi non riscossi mentre sono coinvolte in numerosi contenziosi generati da 20 anni di caos amministrativo - denuncia l’associazione Labur - . Dopo aver scoperchiato il vaso di Pandora sulle spiagge di Castelporziano e Capocotta, LabUr interverrà presso la Corte dei Conti».

Mirko Polisano

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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