È ancora sotto choc, preferisce non parlare più di tanto, «per fortuna è andata bene e non è successo altro», queste le sue poche parole prima di rimettersi al lavoro e rispondere al telefono a un altro potenziale cliente. Ma la giovane dipendente di un'agenzia immobiliare di via di Torpignattara l'altro giorno, in negozio, si è trovata ad affrontare vis a vis un uomo che prima ha tentato di rapinarla del portafogli e del cellulare e che poi, non contento, le si è avventato addosso palpeggiandola. Solo la prontezza di riflessi della ragazza e l'arrivo in suo soccorso di una collega hanno impedito il peggio, strappandola dalla morsa del delinquente. Ieri la giovane era al suo posto, al lavoro come sempre. L'uomo che l'ha aggredita e molestata, un peruviano di 36 anni, Gustavo P. C., invece è stato arrestato dalla polizia con le pesanti accuse di tentata rapina e violenza sessuale.
IL RAID
Quando intorno a mezzogiorno di lunedì, lo straniero ha varcato la soglia dell'attività commerciale, nonostante l'ora mattutina, era già visibilmente ubriaco. «Urlava e farfugliava cose che nemmeno si capivano e ci minacciava - racconteranno le due commesse agli investigatori del commissariato di Porta Maggiore - all'inizio pensavamo fosse innocuo, invece ha cominciato a inveire e lanciare minacce».
«Gli spacciatori sono appostati all'ombra dell'acquedotto romano nel vicino Parco Sangalli e la strada è diventata un ritrovo di persone che barcollano e da cui preferiamo tenerci lontano», il refrain in quest'angolo di Capitale. A ottobre, in via Filarete, due fidanzatini di 16 anni erano stati aggrediti e picchiati selvaggiamente mentre camminavano per la strada da due tossicodipendenti che avevano provato a strappargli dal collo una catenina d'oro. La coppia aveva resistito al tentato furto, scatenando la reazione dei malviventi che hanno cominciato ad aggredirli con calci e pugni.