Sei Nazioni: Galles-Italia 67-14
Dragoni inarrestabili, Italia cancellata

Martin Castrogiovanni
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 19 Marzo 2016, 12:06 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 15:19

Da una batosta all'altra, anche a Cardiff un naufragio come quello di Dublino perché dentro al 67-14 (27-10, p.t.) con cui ci hanno asfaltato i gallesi ci sono 9 mete subite contro le due segnate e il fatto di non essere mai stati in partita, esattamente come una settimana fa. E non si sa come pesare l'indubbia reazione che negli azzurri c'è sicuramente stata rispetto al match precedente, con la voglia di resistere e di attaccare fino alla fine: insomma
l'attitudine c'era, l'impegno non è mancato, la voglia di sacrificarsi è stata evidentemente, ma semplicemente il Galles è stato costantemente superiore agli azzurri portando a casa punti ogni volta che ha attaccato: alla fine del primo tempo l'Italia era già sotto 27-0, ovvero tre mete (Webb, Biggar, J.Davies) che il Galles si era dovuto conquistare e persino con qualche ringraziamento all'arbitro francese Poite che non ha visto un clamoroso fuorigioco dei Dragoni nel corso della prima marcatura già al 4', quella che ha aperto le paratia della diga.  
Ma è la somma della individualità che pende vistosamente a favore dei padroni di casa che pure sbagliano parecchie trasmissioni nel tentativo di dare spettacolo davanti ai 74.499 spettatori del Principality Stadium tenuto con il tetto chiuso per l'ultimo atto del Sei nazioni. Un teatro magnifico in cui questa volta è stata inscenata la peggiore sconfitta di sempre dell'Italia. 

 



Nella ripresa altre sei mete che almeno sono state inframezzate dalle due degli azzurri con Palazzani, che ha finalizzato un maul gigante al 53' e con Garcia che al 61' è stato servito da un magnifico off load di Allan. Buono il rientro dell'apertura del Perpignan (la quarta schierata in cinque match...) soprattutto, visto come è andato il match, in difesa. Ha placcato come un ossesso e non ha sprecato i pochi palloni ricevuti da un pack che ha sulla coscienza solo due touche regalate.
Sconsolatissimo il capitano Parisse: "Quando incassi tanti punti non c'è nulla da dire. Ce l'abbiamo messa tutta, più che a Dublino, ma non è servito una sconfitta così pesante. E' vero che abbiamo schierato tanti giovani in questo Sei nazioni, ma la speranza è che nel futuro il loro debutto internazionale non avvenga soprattutto nel Torneo, ma nelle Coppe con le franchige, perché altrimenti si pagherà sempre ogni errore al prezzo maggiore".
 

Galles-Italia 67-14 (27-0 p.t.)
Marcatori. Galles: 9 m. Webb 28' Biggar 33' e 82' J.Davies 49' North 57' L.Williams 64' e 78' Moriarty; 2 c.p.  14' 19' Biggar; 6 tr. (4 Biggar 2 Priestland). Italia: 2 m. 53' Palazzani 61' Garcia; 2 tr. Haimona 


Galles: Williams; North, Davies, Roberts, Amos (49' Anscombe); Biggar (59' Priestland), Webb (64' Gareth Davies); Faletau, Tipuric (17' Moriarty), Lydiate (cap.); Charteris, Bradley Davies (59'  Ball), Lee (59' st Jarvis), Baldwin, Evans.
Italia: Odiete; L.Sarto, Pratichetti (36' Haimona), Garcia, Bellini (34' McLean); Allan, Palazzani (65' Lucchese); Parisse (cap.), Zanni, Minto (61' Steyn), Bernabò (47' J.Sarto), Geldenhuys; Castrogiovanni (47' Chistolini), Giazzon (47' Fabiani), Lovotti (65'  Zanusso)
Arbitro: Poite (Francia)
Note: 19' cartellino giallo Palazzani




IL V E ULTIMO TURNO
Cardiff, Principality Stadium Galles-talia 67-14; ore 18 Irlanda-Scozia (DMax); ore 21 Francia-Inghilterra (DMax)
CLASSIFICA
InghIterra 8; Galles 7; Scozi e Francia 4; Irlanda 3; Italia 0

LA VIGILIA
«Con tutto il rispetto per Georgia e Romania, squadre sempre molto forti e compettive, l'Italia merita il Sei Nazioni grazie a quello che, tra alti e bassi, ha costruito in questi anni», dice il capitano Sergio Parisse, costretto ancora una volta a ragionare al contrario da domande malposte. Il problema, infatti, va definito in questi termini: siccome non vi sono dubbi sul fatto che l'Italia sia e che resterà inclusa nel Torneo, sarebbe il caso di evitare batoste come quelle di sabato scorso a Dublino.Oggi a Cardiff, privi di 17 titolari, non sarà tuttavia facile sovvertire il pronistico che ci vede battuti di appena 30 punti nonostante il Galles non abbia niente da chiedere alla classifica.
Figuriamoci l'Italia, ferma al palo con 4 ko su 4, il sesto cucchiaio di legno già pronto per la consegna una formazione ancora per forza di cose ampiamente rinnovata dal ct Jacques Brunel, alla sua ultima partita alla guida dell'Italia in un clima che si spera non arrivi a un “rompete le righe” in attesa del nuovo ct, l'irlandese Conor O'Shea.
I veterani Parisse e Castrogiovanni, 119 caps record in 14 anni di carriera, garantiscono che la squadra ce le metterà tutta. “Castro”, poi, non ha chiarito se oggi sarà la sua ultima volta in azzurro ma c'è davvero la possibilità che il gigante, 34 anni, sia all'epilogo di una carriera internazionale stellare: peccato che il tetto del Principality Stadium sarà probabilmente chiuso per la pioggia quando invece si sa che lassù da molto in alto amano guardare le partite di rugby. 

In regia si rivede Tommaso Allan, ma avrà bisogno di palloni per manovrare e qui il pack è chiamato all'impresa. Il Torneo è già stato vinto dall'Inghilterra a quota 8 che punta così al Grand Slam che non le riesce dal 2013, ma sarebbe clamoroso che i bianchi fossero costretti ad alzare la Coppa del Sei Nazioni dopo aver perso stasera a Parigi. E' già sucesso nel 2001. 

Ecco la guida per il supersabato di grande rugby in tv che prevede anche Irlanda-Scozia






 

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