Brunel chiama Fuser al posto dell'infortunato Geldenhuys per i match contro Irlanda e Inghilterra

Brunel chiama Fuser al posto dell'infortunato Geldenhuys per i match contro Irlanda e Inghilterra
di Christian Marchetti
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Giovedì 29 Gennaio 2015, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 17:01
In azzurro ha giocato in due occasioni, in Canada nel 2012 e in Giappone nel 2014. Nei tradizionali tour estivi che servono più che altro a fare il punto sulla Nazionale che verrà. Ora, per Marco Fuser, giovanotto trevigiano di 23 anni, 194 cm per 112 kg, è arrivato il momento di rimpiazzare nel gruppo una pedina chiave come Quintin Geldenhuys, infortunato. Lo ha deciso ieri il ct dell'Italrugby Jacques Brunel, chiamando il seconda linea della Benetton per le prime due partite del Sei Nazioni 2015, previste il 7 febbraio all'Olimpico contro l'Irlanda campione in carica e la settimana successiva nel tempio di Twickenham contro l'Inghilterra.



Ci sarà dunque anche Fuser al raduno di preparazione al Sei Nazioni in programma da domenica 1 febbraio al Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma, all'Acquacetosa. Trentuno in tutto i giocatori chiamati all'appello, con i “senatori” Castrogiovanni (107 presenze), Ghiraldini (70), Bortolami (110), Mauro Bergamasco (100) e Masi (87), più il capitano Parisse (108), a trainare un gruppo di sicuro interesse. Cinque gli esordienti: Marco Barbini, Giulio Bisegni, Simone Ragusi, Michele Visentin e l'unico elemento a non militare in una franchigia italiana di Pro 12 o in un club straniero: il mediano di mischia del Calvisano Marcello Violi. Da studiare anche in prospettiva Coppa del Mondo 2015.



Un gruppo che ha già perso, per l'appunto, il gigante (203 cm) di origini sudafricane Quintin Geldenhuys. Il seconda linea delle Zebre ha riportato una lesione del collaterale mediale del ginocchio destro nel corso di una delle prime sgambate sul campo dell'Acquacetosa. Nei prossimi giorni si conosceranno l'entità dei tempi di recupero. L'unico dato certo è il forfait proprio per le delicatissime gare contro irlandesi e inglesi.



Un avvio subito difficilissimo per un torneo dove l'Italia deve dimenticare il cucchiaio di legno di un anno fa. «Sognare tre vittorie nelle tre partite che affronteremo in casa è lecito – ha detto il presidente della federugby Alfredo Gavazzi nel corso della conferenza stampa di presentazione del torneo – ma ciò non significa che quei tre successi arriveranno. Ad ogni modo lavoriamo per essere la sorpresa del torneo».