Rugby, Scozia-Italia 19-22, vittoria storica: gli azzurri di Brunel conquistano Edimburgo

Rugby, Scozia-Italia 19-22, vittoria storica: gli azzurri di Brunel conquistano Edimburgo
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 28 Febbraio 2015, 17:20 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 13:54

dal nostro inviato

EDIMBURGO. Il terrore lungo 40 minuti dopo l’intervallo poi il trionfo quando sembrava che tutto fosse perduto. L’Italia espugna Edimburgo 19-22, scaccia il cucchiaio di legno e offre al mondo del rugby uno spettacolo sublime di dramma e poesia, vendetta e riscatto.

Un’opera indimenticabile nel teatro reale di Murrayfield, con quelle mischie terribili a fil di meta mentre il cronometro degli ultimi secondi lo segnava il sangue che rimbomba nelle vene dei 62mila fedeli attoniti. L’arbitro non romanziere Clancy fischia la meta tecnica all’80 e l’Italia vince sulla sirena segnando tre mete contro l’unica, peraltro un autogol, degli scozzesi. Una vittoria strameritata perché i pronostici ci davano strabatutti di almeno 15 punti invece il match è stato alla pari dall’inizio alla fine.

“Sono immensamente felice per la squadra e per tutti coloro che ci sostengono sempre.

Grazie questa vittoria magnifica la dedico al movimento del rugby in Italia” ha detto Parisse e quelle che gli rigavano il volto non era gocce di piogge.

Erano già due mete a una al the, c’è molta più Italia di Scozia nel primo tempo magnifico a Murrayfield con il pallone che è restato “vivo” un’infinità di tempo. Un grande rugby davvero. C’è molta più Italia perché gli azzurri hanno regalato la meta di intercetto di Bennett su ingenuità di Haimona e poi perché lo stesso Haimona ha ciccato in avvio un altro penalty di quelli che gridano vendetta. E poi questa Scozia in versione neozelandese come il ct Vern Cotter gioca un sacco al largo, ma nel primo tempo ha raccolto solo piazzati. Gli azzurri invece si sono sudati tutti punti. Tutti. Dalla prima meta di Furno dopo un terrificante carrettino da touche vicino alla linea dei 22. Insomma, gli avanti italiani hanno incartato pallone e avversari per oltre 20 metri prima di schiacciarlo in meta con il ragazzone biondon in giornata di grazia.

“Da qui andiamo via con i punti” ha poi urlato al 35’ Ugo Gori dopo che il pack stava per sfidare gli scozzesi, spesso in difficoltà nell’ingaggio. Detto e fatto: la prima linea Aguero, Ghirlandini e Chistolini ha schiantato i blu (in realtà ieri in innovativo rosso Macron) e ha meritato un penalty affidato ad Haimona. Calcio loffio, appena appena sul palo destro. Mannaggia, anzi no: come un drone è arrivato Venditti che ha fatto una magia mai vista: con la mano destra ha arpionato l’ovale tra un nugolo di scozzesi e poi se l’è passata sulla sinistra aggirando il largo cuscino alla base del pale e schiacciando infine la palle proprio sulla linea. Cì’è voluta la moviola ma era meta netta: ovvero 16-15 all’intervallo. Un portento dopo l’incubo in apertura: piazzato al 20° secondo (secondo!) per tenuto di Favaro. E siamo già sul 3-0. Poi l’intercetto di Bennett al 7’ per il 10 a zero che tutto lasciava presagire meno l’arrambante ritorno degli azzurri.

Marcatori

Scozia: 1 m. 7’ Bennett, 2 c.p. 1’ 15’ 26’ 66’, 1 tr. Laidlaw Italia: 3 m. 10’ Furno, 36’ Venditti 80' tecnica; 1 c.p., 1 tr. Haimona, 1 tr. Allan

SCOZIA: Hogg; Seymour, Bennett (Scott dal 27’ st), Dunbar, Lamont; Horne (Tonks dal 39’ st), Laidlaw (Hidalgo-Clyne dal 35’ st); Beattie (Watson dall’11 st), Cowan, Harley; Gray, Swinson (Toolis dal 30’ st); Murray (Cross dal 35’ st), Ford, Dickinson (Grant dal 27’ st), Allenatore: Cotter.

ITALIA: McLean; Visentin, Morisi, Bacchin, Venditti (Bisegni dal 30’ st); Haimona (Allan al 6’ st), Gori; Parisse, Favaro (Vunisa dal 22’ st), Minto; Furno, Biagi (Fuser dal 27’ st); Chistolini (Cittadini dal 17’ st), Ghiraldini (Ghiraldini dal 27’ st), Aguero (De Marchi dal 17’ st). Allenatore: Brunel.

ARBITRO: Clancy (Irlanda)

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