Rugby, l'Italia di Parisse sfida la leggenda
test match a Padova con il Sud Africa

Alessandro Zanni
di Paolo Ricci Bitti
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Venerdì 21 Novembre 2014, 23:36 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 08:47
“Eccesso di confidenza”, ecco - a essere onesti - l’unico punto debole del Sud Africa che oggi a Padova metterà alla prova gli azzurri e i loro effettivi progressi di novembre. Ovvero la vittoria con Samoa e la vittoria gettata alle ortiche (massì, la sconfitta di due punti che grida ancora vendetta) con l’Argentina.

Passi avanti dopo la stagione nera se ne sono visti a cominciare dalla ritrovata difesa, grazie al recupero di assi come Zanni e Minto. E di Favaro, che però, acciaccato, sarà sostituito dal debuttante fijiano equiparato Samuela Vunisa.



Il problema è che il calendario dell’Irb, oggi alle 15 (diretta DMax, canale 52) all’Euganeo strabordante di 32mila fedeli, ci ha spedito proprio il Sud Africa: già, i bicampioni del mondo in grado, loro e solo loro, di battere gli All Blacks. Secondi nel ranking che relega invece l’Italia al 14° posto: per i bookmaker gli azzurri, ko 11 volte su 11, perderanno di almeno 18 punti.



Sono di quelle partite da gloriosa sconfitta, su tutte il 21-40 del ’95 a Roma, oppure da mortificante mazzolata. Con il pack il confronto non pare tuttavia impietoso, a partire dalla prima linea Aguero, Ghiraldini e Castrogiovanni, anche se le mischie si stanno rarefacendo a questi livelli: 8, in media, per match. Incoraggiante il duello fra le terze linee, con il capitano Parisse e Zanni affiancati dalla matricola Vunisa, un gigante carico di entusiasmo bambino per il debutto in azzurro a 26 anni. Dovrà placcare duro il dirimpettaio Mohoje, nero che sta dimostrando di meritare la maglia verdeoro per il gioco che esprime e non per il colore della pelle, come lamenta chi si lancia nella sterile diatriba sulle quote di giocatori non bianchi che funesta il Sud Africa orfano di Mandela.



All’apertura il ct Brunel conferma Haimona: non fa una piega dopo Ascoli e Genova, ma un giorno ci motiverà l’esclusione, di nuovo persino dalla panca, di Tommaso Allan, e proprio contro il paese in cui il 21enne veneto ha affinato tecnica e carattere.

«Vogliamo dimostrare - dice sincero il capitano Parisse - che possiamo mettere in difficoltà anche il Sud Africa, il rivale più poderoso e affascinante di novembre. Sono sicuro che usciremo a testa alta davanti a tanti tifosi».



Furibondi per il ko inatteso di Dublino e conquistatori di Twickenham, gli Springboks sono poi attesi a Cardiff: quanto afflato riserveranno agli azzurri al di là delle prammatiche dichiarazioni di rispetto? Eccesso di confidenza: almeno all’inizio, proprio perché avremo pochi palloni, un po’ di male possiamo farglielo.



Le formazioni

Italia: 15 Andrea Masi, 14 Leonardo Sarto, 13 Michele Campagnaro, 12 Luca Morisi, 11 Luke McLean, 10 Kelly Haimona, 9 Eduardo Gori, 8 Sergio Parisse (captain), 7 Samuela Vunisa, 6 Alessandro Zanni, 5 Joshua Furno, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Matias Aguero. A disposizione: 16 Andrea Manici, 17 Alberto De Marchi, 18 Dario Chistolini, 19 Marco Bortolami, 20 Francesco Minto, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Luciano Orquera, 23 Giulio Toniolatti.



Sud Africa: 15 Johan Goosen, 14 JP Pietersen, 13 Jan Serfontein, 12 Jean de Villiers (captain), 11 Bryan Habana, 10 Pat Lambie, 9 Cobus Reinach, 8 Duane Vermeulen, 7 Teboho Mohoje, 6 Marcell Coetzee, 5 Victor Matfield, 4 Eben Etzebeth, 3 Coenie Oosthuizen, 2 Adriaan Strauss, 1 Trevor Nyakane. A disposizione: 16 Bismarck du Plessis, 17 Gurthrö Steenkamp, 18 Julian Redelinghuys, 19 Lodewyk de Jager, 20 Nizaam Carr, 21 Francois Hougaard, 22 Handré Pollard, 23 Willie le Roux.



Arbitro: Jérôme Garcès (Francia)

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