Rugby, Berryman, il ribelle, muore di infarto a 42 anni: un altro lutto tra gli All Blacks

Rugby, Berryman, il ribelle, muore di infarto a 42 anni: un altro lutto tra gli All Blacks
di Paolo Ricci Bitti
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Martedì 23 Giugno 2015, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 01:03

Un altro lutto nel mondo degli All Blacks dopo la morte in Francia di Jerry Collins per un incidente stradale: è stato invece un infarto a portarsi via Norman Berryman che aveva 42 anni e un cap con i tutti neri. Lo riporta il New Zealand Herald ricordando che una volta lasciato il rugby, il giocatore aveva trovato un lavoro come carrellista a Perth, in Australia. Lascia sei figli tra cui due gemelli. Il destino ha voluto che la sua partita con una maglia tutta nera l'abbia giocata in Italia, la settimana scorsa: il 13 giugno è stato schiarato con il New Zealand Invitation XV contro Idp Italian Classic (azzurri fino a qualche anno fa) a Milano. Un match poi dedicato, in corsa, a Jerry Collins.


Berryman, trequarti centro di grande fisicità (108 kg in 180 cm), aveva debuttato con il Northland e aveva poi vinto tre Super 12 con i Crusaders dal 1998 al 2000.

Proprio nel 1998 il primo e unico match con gli All Blacks contro il Sud Africa: una partita da antologia ma jellatissima per i Tutti Neri di Jonah Lomu che entrarono negli ultimi 15 minuti vincendo 12 a 23 a Durban per incassare poi due mete e perdere 24 a 23. La meta decisiva di Dalton (allora non c'era il Tmo) fu assegnata - va detto - con grande fiducia.

Per "Tempesta" (Stormin) Berryman non un grande ricordo anche perché non partì titolare. Ma ugualmente Norman Rangi, che giocò anche per Chief e i Blues, era assai conosciuto in Nuova Zelanda avendo vestito più volte la maglia della nazionale maori.

LA RIBELLIONE
Ma quello che l'aveva reso così noto fu la ribellione seguita a quel suo unico cap, ovvero alla ribellione che fece restare unico quel cap nonostante i suoi riconosciuti meriti tecnici: sostenendo che il ct neozelandese, John Hart, caricava di negatività l'ambiente degli All Blacks, abbandonò il ritiro e se ne tornò a casa in autostop. Potete immaginare l'eco che ebbe questo gesto - con pochi o punto precedenti - in un paese leggermente appassionato di rugby e non tanto incline alla scaramanzia come la Nuova Zelanda. Uno schiaffo all'ortodossia dei tutti neri che naturalmente gli costò il già annunciato seguito della carriera in nazionale senza tuttavia alienargli simpatie perché il ragazzo si faceva sempre benvolere: duro e agile (nonostante la stazza) in campo, sempre sorridente fuori, sempre disponibile e fermarsi a firmare autografi per i bambini. Un eroe popolare, lo descrive la stampa neozelandese. Anche perché, negatività o meno, il ct John Hart l'anno seguente tornò a casa con le pive nel sacco dai Mondiali in Galles, con gli All Blacks frantumati con ignominia dai francesi in semifinale.

LA FRANCIA
Berryman, proprio come Collins, seppellito la settimana scorsa, aveva poi scelto di giocare in Francia per qualche stagione con Il Castres e il Bourgoin per poi tornare in Nuova Zelanda e quindi in Australia, dove si era poi stabilito con la famiglia e dove aveva giocato in serie minori. I fasti del rugby pro', degli All Blacks, del TriNation e del SuperRugby erano molto lontani ieri quando Norm il Ribelle, che adesso manovrava carrelli elevatori, è stato stroncato da un infarto.

LE DIMISSIONI DI KIRWAN
La notizia della morte prematura di Berryman è arrivata quando il clamore delle dimissioni dell'ex ct azzurro John Kirwan da allenatore dei Blues di Auckland stava iniziando a togliere spazio ai seguiti delle imponenti commemorazioni di Jerry Collins, vittima insieme alla moglie di un incidente stradale in Francia.

L'EROISMO DI COLLINS PER LA FIGLIA AYLA
Collins aveva un curriculum "tutto nero" assai più lungo di quello di Berryman ma ciò che ha sconvolto la nazione è stato naturalmente il modo in cui lui e la moglie sono morti. Jonah Lomu, durante le celebrazioni, ha affermato che resta molto plausibile, alla luce della ricostruzione dell'incidente stradale avvenuto in Francia, che Collins abbia salvato la vita alla figlia Ayla di tre mesi proteggendola con il proprio corpo mentre l'auto veniva investita da un autobus.
La piccola resta ricoverata in Francia in gravissime condizioni ed è in corso, molto partecipata, una raccolta di fondi per sostenere le spese mediche.

TANA UMAGA
Kirwan, che in questa stagione aveva vinto solo tre match, è stato intanto sostituito dall'amico Tana Umaga, anch'egli All Black passato per l'Italia e allenatore fino all'altro ieri dell'under che a Cremona ha trionfato ai Mondiali.

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