Rugby, l'arbitro Maria Beatrice Benvenuti debutta in tv con DMax per raccontare il Sei Nazioni

Rugby, l'arbitro Maria Beatrice Benvenuti debutta in tv con DMax per raccontare il Sei Nazioni
di Paolo Ricci Bitti
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Venerdì 23 Gennaio 2015, 00:58 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 01:18

Maria Beatrice Benvenuti, l'arbitro internazionale di rugby più giovane del mondo, 21 anni, per raccontare il Torneo per nazionali più antico, sempre del mondo: 132 anni.

Il talento di Trastevere continua a bruciare le tappe: adesso DMax l'ha ingaggiata nella squadra che si avventura per la seconda volta nel Sei Nazioni. Maria Bea non ha alcuna esperienza in televisione, ma, nonostante l'età, ne ha già da vendere nel mondo internazionale del rugby in cui sta facendo una prodigiosa carriera. Una predestinata? Una volontà di ferro in quel fisico minuto, dietro a quegli occhi nocciola e ai lunghi capelli castani?

Sì, senza esagerare possiamo dirlo, anche perché l'ex brillante alunna del liceo classico Giulio Cesare e ora studentessa di Scienze Motorie (qui trovate la sua storia) ha già davanti, a portata di mano, altri traguardi siderali.

Con ogni probabilità, per dirne uno, Maria Bea sarà l'unica a rappresentare l'Italia del rugby alle Olimpiadi di Rio nel 2016, quando il rugby, sia pure nella versione a sette, farà il suo ritorno ai Giochi che però sono irraggiungibili per le nazionali azzurre, maschi e femmine non cambia.

Per DMax, la Benvenuti, che la scorsa estate era nel panel arbitrale del Mondiale femminile a 15 di Parigi e che arbitra regolarmente nel circuito internazionale a sette, aiuterà gli spettatori in particolare a capire le scelte degli arbitri nel Torneo che inizia il 6 febbraio, ma questo è solo il compito iniziale. La sua competenza e il suo entusiasmo hanno subito conquistato il resto della squadra a cominciare da Chef Rubio, rugbysta di qualità diventato protagonista di Unti e Bisunti sulla stessa rete. E poi Daniele Piervincenzi e l'ex azzurro Paul Griffen, padroni di casa nello studio live di Rugby Social Club e i telecronisti Vittorio Munari e Antonio Raimondi.

Tutti hanno immediatamente capito le potenzialità di questa ragazza che si è fatta le ossa nei campi non metaforicamente fangosi della periferia romana e dei Castelli: memorabile la volta in cui lei, appena diciottenne, zittì un esagitato e corpulento allenatore che sbraitava dalla panchina. "Guardi, signorina - le disse dopo il fischio finale la moglie di quel tipo stringendole la mano - lei è un fenomeno: io non sono mai riuscita a far stare mio marito in silenzio".

Tra le donne che se la sono cavata già assai bene in tv con il rugby ricordiamo l'ex azzurra, sempre di Roma, Daniela Gini, voce "tecnica" per La7, rete per cui lavora tutt'ora Cristina Fantoni, capace persino di ben consigliare l'arbitro durante un test match Italia-Australia a Firenze. L'auricolare del direttore di gara era andato in tilt e lui, per stabilire se un penalty fosse stato effettivamente trasformato, si fidò senza fare una piega della cronista a bordocampo collegata alla regia. Solo nel rugby, viene da dire. Un omaggio infine alla prima italiana arbitro di rugby, Teresa Fregola, di Ferrara: correva l'anno 1985.

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