Rugby, ecco le Fiamme Oro di Casellato che puntano ai play off. Il capo della Polizia, Gabrielli: «Sport importante per diffondere i nostri valori»

Rugby, le Fiamme Oro con il capo della Polizia, Franco Gabrielli
di Paolo Ricci Bitti
3 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Settembre 2016, 02:18 - Ultimo aggiornamento: 02:48

«Partecipare è importante, ma vincere è anche meglio» ha detto il capo della Polizia, Franco Gabrielli davanti ai giocatori e allo staff della squadra di rugby delle Fiamme Oro della stagione 2016/2017. «L'investimento nelle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia, è un investimento in capitale umano». Ha aggiunto ancora Gabrielli durante la presentazione dei cremisi che il presidente Armando Forgione ha affidato all'allenatore trevigiano Umberto Casellato con l'obiettivo minimo di approdare ai play off del campionato di Eccellenza, ovvero la massima divisione (quella che insomma assegna lo scudetto tricolore) che prima o poi sarebbe bello poter tornare a chiamare Serie A. Bella la nuova maglia con logo basato su Colosseo e leone.
 

 

«Le Fiamme Oro sono una bella eredità. I miei predecessori hanno sempre creduto che investire nello sport non fosse un modo per disperdere energie, ma un veicolo importante per affermare i valori nei quali crediamo», ha sottolineato Gabrielli durante la presentazione alla Scuola di Polizia, aggiungendo che «il capitale umano è un elemento fondamentale, non c'è organizzazione che possa svolgere accuratamente la sua missione se non ha capitale umano. E allora quale strumento migliore dello sport? È un modo per innervare correttamente la nostra amministrazione».

Gabrielli si è anche complimentato con gli atleti delle Fiamme Oro di ritorno dalle Olimpiadi di Rio aggiungendo un po' di pepe: «Non vi dico la soddisfazione quando ho visto le nostre sette medaglie, molte di più di quelle dei carabinieri. Appartengo a quella categoria per cui vincere è meglio». Le Fiamme ore hanno contribuito al 21% del medagliere azzurro di Rio con il 25% delle medaglie d'oro. Saluti in video sono arrivati anche da Greg Paltrinieri ed Elisa di Francisca, tanti applausi per il pugile Roberto Cammarella, Imma Resta (boxe), Marco Di Costanzo (canottaggio), Gabriele Rossetti (tiro a volo), Marco Fichera e Andrea Santarelli (scherma).  

La Fiamme Oro Rugby hanno alle spalle 61 anni di storia e cinque scudetti. Debutto stagionale il primo ottobre a Roma, per la prima giornata, contro i Sitav Lyons Piacenza. 

Il gruppo non è solo sport, come ha sottolineato Armando Forgione, presidente delle Fiamme Oro Rugby, che ha ricordato le due collaborazioni «con il ministero della Giustizia per il recupero dei ragazzi difficili e col dipartimento per l'Immigrazione del Viminale per l'inserimento dei giovani migranti».

Alla Scuola di Polizia c'era anche Carlo Canna, mediano di apertura beneventano della nazionale e delle Zebre, ma tutt'ora tesserato delle Fiamme Oro che hanno la sede e gli impianti alla caserma Gelsomini a Ponte Galeria, sede anche dell'Accademia under 16 della Fir e dell'attività del minirugby del club cremisi che raccoglie oltre 300 fra bambini e bambine in prevalenza della zona sud della Capitale e di Fiumicino.
Strutture e organizzazione, ha detto ancora Forgione, che potrebbero in futuro anche ospitare un'eventuale terza franchigia (le altre sono le Zebre di Parma e il Benetton Treviso) per le Coppe Europee che la Fir ha inserito nei programmi a partire dal 2020. Un nome c'è già (Legio Invicta), lo stadio invece no.

© RIPRODUZIONE RISERVATA