Rugby, Italia affonda nel finale a Brisbane, l'Australia vince 40-27

Rugby, Italia affonda nel finale a Brisbane, l'Australia vince 40-27
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 24 Giugno 2017, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 16:45
Nel lontano tramonto di Brisbane si eclissano anche le possibilità di aggiungere al tour australe non tanto una vittoria (ché con l'Australia vicecampione del mondo vanno tenuti i piedi per terra) ma la soddisfazione di vedere almeno un'Italia matura e cinica che sfrutta tutte le occasioni di segnare. I canguri hanno vinto 40-27 (6 mete a 3) e anche quando si sono fatti pericolosamente riacchiappare dagli azzurri (28-27 al 66' grazie alla meta di Benvenuti) non hanno mai dato l'idea di rischiare il primo clamoroso ko con l'Italia in 17 test match.  E con questa fanno tre sconfitte estive su tre match che seguono le 5 su 5 del Sei Nazioni. 

Così anche in Australia continua - a seguire le peripezie ovali azzurre - l'esplorazione di tutte le categorie del rammarico dopo la colpevole rassegnazione del pesante ko con la Scozia a Singapore e l'ingiustificata inconcretezza della sconfitta di misura con le Fiji a Suva. Con qualche lampo di luce qua e là che illumina il tunnel al ct O'Shea che, speriamo, a Brisbane non avesse consigliato ai suoi di calciare lungo su Folau, che poi a prendere un diavolo di Tasmania come lui è sempre un'impresa. Ma questi sono dettagli in una partita senza continuità da una parte e dall'altra: per dire, gli australiani, sì pressati dagli azzurri, hanno iniziato con tre errori su tre passaggi, ma senza pagarne troppo il fio.

Il problema dei nostri problemi è che gli avversari, in questo caso l'Australia che - vabbeh - non è poca roba, segnano mete con estrema facilità, mentre gli azzurri faticano come fabbri per grattare un penalty, a meno di non infilare capolavori come hanno fatto Venditti e Campagnaro per marcare la prima meta dell'Italia mai così italiana (solo 3 giocatori di formazione nel XV iniziale e 4 sui 23 del foglio partita, un record che va segnato fra le poche crocette positive del tour).

E con questa penuria di occasioni almeno nella "zona rossa" bisognerebbe evitare di sbattersi il pallone in faccia come ha fatto il capitano Minto con  Van Schalkwyk in apertura di partita: gettata al vento un'opportunità colossale che avrebbe visto l'Italia avanti 0-10 nei primi minuti. Invece nel ribaltamento di fronte hanno segnato gli australiani con Naivalu su calcio di seconda battuto in fretta.

Da strapparsi i capelli anche l'errore di Esposito verso il 30' che ha gettato il pallone all'interno senza guardare dopo che il pack era riuscito a lanciarlo sul out come sognano tutte le ali: dal sogno all'incubo perché quell'errore è costato la terza meta dell'Australia.
E che disdetta - stavolta la malasorte ci ha messo molto del suo - quando il Tmo ha annullato la meta dell'equiparato azzurro Budd perché il piede sinistro di Venditti era stato trascinato sulla riga di un touche per meno dello spessore di un filo d'erba al quarto d'ora del primo tempo. Chissà che maledetto calibro ha usato l'arbitro alla moviola per capirlo.

A ogni modo a Brisbane si è corso anche il rischio di naufragare di brutto perché al 30' gli australiani avevano segnato in media quasi un punto al minuto (21-6). Poi il flash di enorme classe tra Venditti che ha bucato scaricando su Campagnaro lanciatissimo in meta come fa nella Premiership inglese. E pure il centro azzurro va messo nella lista in nero del tour insieme al piede immacolato di Allan (5/5) dalla piazzola.

Fermata l'emorragia si è così arrivati al the sul 21-13 che non era poi così male. Male ha invece fatto vedere nella ripresa ad esempio tre mischie azzurre sotto i pali australiani finire con un nulla di fatto nonostante la supremazia del pack azzurro in prima linea a cominciare dal giovane Ferrari. Se però questo dominio è male amministrato da Tebaldi o dal capitano Minto, che non impongono di restare lì a fare ancora a capocciate invece di allargare il gioco, torniamo ai soliti azzurri inconcludenti. Oppure le 13 fasi in attacco senza guadagnare un centimetro. Oppure la nuova opportunità con mischia davanti ai pali degli aussies che pure si è conclusa con la meta di Padovani, abile e fortunato nel raccogliere il rimbalzo al largo innescato dalla palombella di Allan. Meta, bene, benissimo, ma sarebbe stato meglio schiantare una volta per tutta la prima linea australiana già messa in castigo dall'arbitro per i ripetuti crolli. Ecco, dimostrare un po' più di maturità in queste fasi sarebbe stato un grande premio per il ct irlandese. Anche perché a Brisbane davvero gli australiani hanno peccato in maniera abnorme di errori nell'handling, compreso quello che ha permesso a Benvenuti (finalmente subentrato ad Esposito) di marcare la terza meta azzurra intercettando un passaggio e facendo poi sedere due difensori con potenti cambi di passo. Tommy di classe ne ha, a lasciarglielo dimostrare. 

Insomma, a 9 minuti dalla fine Australia 28-Italia 27 e un buon abbrivio sia territoriale sia di possesso. Vuoi vedere che? Macché. Macché. Nel momento di dare il colpo dell'inatteso quanto meritato e conquistato ko, gli azzurri si sono rinchiusi nell'angolo nonostante fossero pure in superiorità numerica: Foley ha marcato per il 35 a 27 e poi Hodge ha castigato oltremiusra l'Italia con la meta del 40-27, dopo che l'equiparato azzurro Steyn aveva portato alla causa solo uno stupidissimo fallo giustamente sanzionato con un giallo.

Ricapitolando: bene in mischia chiusa, discreti in touche, difesa molle sulle prime fasi australiane e la costante sensazione che a questa squadra manchi un leader e qualche giocatore che faccia ragionare gli altri nei momenti decisivi. Il fatto che con i vicecampioni del mondo potesse andare molto peggio non alleggerisce i duri compiti per le vacanze che O'Shea, il suo staff e i giocatori dovranno fare per settembre.

Australia-Italia  40-27 (p.t. 21-13)

Marcatori. Australia 6 m. 7' e 45' Naivalu, 16 e 29' Folau 76' Foley 79' Hodge; 5 tr. Foley. Italia: 3 m. 35' Campagnaro 64' Padovani 66' Benvenuti ; 2 c.p. 1' 26' ; 3 tr. Allan


Australia: Folau; Haylett-Petty, Horne (25' st. Cooper), Hunt, Naivalu (7' st. Hodge); Foley, Genia (38' st. Powell); Timani, Hoope, Hanigan; Coleman (21' st. Carter), Arnold (28' st. Dempsey); Alaalatoa (16' st. Kept), Moore (cap, 10' st. Polota-Nau), Sio (7' st. Smith)
all. Cheika
Italia: Padovani; Esposito (11' st. Benvenuti), Campagnaro, Boni (38' st. Canna), Venditti; Allan (10'-19' st. Canna), Tebaldi (20' st. Gori); Van Schalkwyk, Mbandà (16' st. Lazzaroni), Minto (cap); Budd, Fuser (25' st. Steyn).; Ferrari (38' st. Ceccarelli), Bigi (16' st. Gega), Lovotti (23' st. Zani)
all. O’Shea
arb. Carley (Inghilterra)
Cartellini: 33' st. giallo Smith (Australia); 36' st. giallo Steyn (Italia)
Calciatori: Allan (Italia) 5/5; Foley (Australia) 4/5
Nota: giornata di sole, temperatura mite. Esordio #AUSvITAin Nazionale per Marco Lazzaroni (Azzurro 674).
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