I criteri si basano sui sette obiettivi principali richiesti da World Rugby: stadi e infrastrutture adeguati ad ospitare eventi internazionali del massimo livello; garanzie pubbliche e private; un evento commercialmente di successo, basato su un solido modello finanziario; garanzie operative derivanti da un team organizzativo integrato ed esperto; una visione in grado di ispirare e coinvolgere pubblico locale ed internazionale e contribuire alla crescita del rugby ad ogni livello; un panorama politico e finanziario stabile che rifletta le differenze degli 'stakeholders' internazionali del Mondiale; un ambiente ed un clima adeguati ad una manifestazione di prima fascia, in un contesto geografico che favorisca gli spostamenti dei tifosi.
Alle federazioni dei paesi candidati è stato richiesto anche di fornire un quadro generale circa gli aspetti finanziari, gli impianti e il supporto governativo previsto.
I documenti forniti saranno ora esaminati dal World Rugby Technical Review Group, che valuterà se le candidature siano o meno in grado di avanzare alla seconda fase del processo di candidatura, al via il prossimo 1 novembre. La scelta del paese che ospiterà i Mondiali di rugby del 2023 verrà fatta nel novembre del prossimo anno.
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