Italia, presentati i tre test match di novembre: si apre con gli All Blacks all'Olimico

Italia, presentati i tre test match di novembre: si apre con gli All Blacks all'Olimico
di Christian Marchetti
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Mercoledì 26 Ottobre 2016, 17:35

Marca male, inutile nasconderlo. I risultati arrivano sempre più al contagocce, club e franchigie italiane rimediano batoste sempre più dure in ambito internazionale e quella crescita tecnica tanto strombazzata inizia a somigliare al bel ritornello di una brutta canzone. Eppure la festa che si prospetta è di quelle importanti. Sabato 12 novembre, stadio Olimpico di Roma, Italia-Nuova Zelanda: dunque contro i leggendari All Blacks forti di qualcosa come 18 vittorie negli ultimi 18 confronti. Sabato 19 novembre, stadio "Artemio Franchi" di Firenze, Italia-Sudafrica: dunque gli altrettanti leggendari Springboks attualmente quarta forza del pianeta. Sabato 26 novembre, stadio "Euganeo" di Padova, Italia-Tonga: dunque gli abbordabili tongani che picchieranno anche come fabbri ferrai ma che tecnicamente non sono certo invincibili. Per la sfida agli All Blacks si va verso il tutto esaurito, per Firenze sarà dura sebbene la rugbymania attecchisca anche lì e Padova è città di rugby abituata ai grandi pienoni per gli azzurri. Tre piazze, tre bagni di folla e tre stadi che saranno protagonisti della candidatura dell'Italia ai Mondiali ovali 2027, come annuncia il presidente della Federugby Alfredo Gavazzi a margine della conferenza stampa di presentazione delle tre sfide al Salone d'Onore del Coni. «Giacché abbiamo dovuto rinunciare alla Coppa del Mondo del 2023 che sarebbe stata legata a Roma 2024 - informa il numero 1 del rugby italiano - stiamo lavorando in ottica 2027, lavorando in sinergia con Malagò in vista dei Giochi 2028».
TIFOSI
Tra i 63.000 dell'Olimpico potrebbe esserci anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E' Giovanni Malagò ad anticiparlo, informando che il Capo dello Stato, desideroso di avvicinarsi allo sport italiano, potrebbe assistere alla sfida con i tuttineri oppure a un match del prossimo Sei Nazioni. A proposito di tifosi, tra Malagò e il rugby è da tempo amore e il presidente del Coni non lo nasconde certo. «Noi vi saremo sempre vicini», assicura, rivolgendosi in inglese al nuovo ct azzurro, l'irlandese Conor O'Shea. «Il lavoro congiunto di Fir e Coni negli ultimi anni ha prodotto risultati eccellenti. E Fir e Coni sono stati bravi anche a trovare in tempi rapidi un'alternativa a Milano (originariamente, il test match con gli All Blacks era stato previsto a San Siro; ndr)».
«Per quanto mi riguarda, io nutro una sorta di venerazione per gli All Blacks, atleti straordinari di cui parlo sempre con il mio omologo al comitato olimpico neozelandese. Non solo, ricordo ancora una cena che organizzammo per loro nel mio Circolo. Cucinammo per 50, mangiarono per 150».   
ITALIA
In campo, intanto, si prevede guerra di trincea. «Affronteremo la prima e la quarta del ranking mondiale più Tonga che assieme a Samoa insinua il nostro tredicesimo gradino. Noi non saremo tra le prime nazionali al mondo, ma siamo una squadra fortemente rinnovata che in futuro ci potrà dare tante soddisfazioni».
Stesso pensiero per O'Shea, che inizia a masticare le sue prime parole in italiano. «Devo dire che è davvero difficile apprendere la vostra lingua. Anche mio figlio piccolo lo sta facendo e per me è bellissimo sentirlo esprimersi in italiano». Quanto al rugby, «sono entusiasta all'idea di iniziare questo trittico. Ho la fortuna di lavorare con ragazzi fantastici e anche con alcuni elementi esordienti (il pilone destro Simone Ferrari, l’ala Andrea Buondonno, il mediano di mischia Giorgio Bronzini, ndr). Noi cercheremo di vendere cara la pelle».
Benedice il nuovo corso il capitano Sergio Parisse, che nel 2002, a nemmeno 19 anni, esordì proprio contro la Nuova Zelanda, a Hamilton: «Sono contento del lavoro che stiamo svolgendo con il nuovo staff.

Non solo, sono sempre più sicuro che stiamo imboccando la strada giusta. Non so dire dove possiamo arrivare, senz'altro non vedrete la stessa squadra degli ultimi tempi». Si riuscissero a evitare tutte le figuracce recenti saremmo a buon punto...  

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