Rugby, prima e dopo la partita è qui la festa dei tifosi: al villaggio del terzo tempo dalla mattina alla sera

Rugby, prima e dopo la partita è qui la festa dei tifosi: al villaggio del terzo tempo dalla mattina alla sera
di Christian Marchetti
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Venerdì 11 Novembre 2016, 17:35 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 01:10
Gli azzurri, i tuttineri, gli spettatori sugli spalti, ma non solo. Perché Italia-All Blacks sarà una festa anche per chi non avrà il biglietto. Anzi, anche per chi sarà a chilometri di distanza dall'Olimpico. Miracoli del rugby? Qualcosa di simile.

CAPTAIN'S RUN DEI TIFOSI - «Per la prima volta, organizzeremo il Captain's Run dei tifosi», annuncia il Responsabile Grandi Eventi per la Federazione Italiana Rugby Pier Luigi Bernabò. Captain's Run, ossia l'allenamento di rifinitura, la sgambata a cui le nazionali di rugby si sottopongono alla vigilia del match; un rituale che farà suo anche chi di rugby giocato mastica poco o nulla. Questa sera alle 21, alcuni rugbisti terranno un “flash mob”, coinvolgendo il pubblico in touche e mischie, al Birrodotto Beer Festival, manifestazione in corso di svolgimento al Gasometro, a Roma, in Via del Porto Fluviale. Dunque palloni, placcaggi (con moderazione, of course), ma anche video, musica e, come ovvio visto il nome della manifestazione, birra, da sempre bevanda d'elezione del rugbista.

VILLAGGIO - Oggi l'attenzione si sposterà ovviamente all'Olimpico, dove, sin dal mattino, come di consueto si potrà visitare il villaggio. La celebre e amata agorà del popolo del rugby, luogo dove festeggiare o dimenticare i risultati delle partite del Sei Nazioni, si rinnoverà in occasione del test match tra Azzurri e All Blacks. Tema principale la strada: pertanto street food, artisti di strada, birra (già, non è mai abbastanza), musica dal palco e stand enogastronomici. E come sempre sarà possibile accedere al villaggio anche senza biglietto, come durante il Sei Nazioni. 
A proposito: come da tradizione, nell'allestimento del villaggio la FIR punterà alle specialità di una singola regione e la protagonista di domani sarà l'Umbria.

PRIMA DELL'HAKA – Come risponderà l'Italia alla leggendaria Haka, la danza di Sam Cane e compagni? Con 120 ragazzi under 14 e 12, giovanissimi rugbisti in rappresentanza di un intero movimento. Indossando la maglia dei rispettivi club canteranno a squarciagola “Fratelli d'Italia” assieme ai loro beniamini in maglia azzurra.
«Grazie a quei ragazzi porteremo idealmente in campo tutto il rugby italiano». Ma non solo, visto che, prima del calcio d’inizio, il presidente federale Alfredo Gavazzi consegnerà il premio alla carriera a quattro stelle della pallovale nazionale, tra i giocatori più rappresentativi nella storia delle Nazionali. Riconoscimenti allora per Michela Tondinelli, 86 presenze in qualcosa come 23 anni nell'Italia femminile; Marco Bortolami, ex capitano della Nazionale maschile; Andrea Lo Cicero, secondo atleta nella storia a tagliare il traguardo delle 100 presenze; Andrea Masi, miglior giocatore del Sei Nazioni 2011.
Poi la Haka, il fischio d'inizio, il boato dei 63.000 (di più all'Olimpico non possono entrare per motivi di sicurezza e comodità), maglie azzurre e nere. Il rugby.
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